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Alla scoperta di CRAK Brewery, luppoli selezionati e nuove lattine

Alla scoperta di CRAK Brewery, luppoli selezionati e nuove lattine
By Silvia Canini 05 marzo 2018

La settimana scorsa abbiamo avuto il grande piacere di essere ospitati da CR/AK, al fine di scoprire e capire meglio le grandi novità che ci avevano anticipato prima e durante il Beer Attraction.

Una ghiotta occasione per rivedere il loro birrificio, la bellissima tap room e ascoltare di persona i loro entusiasmanti racconti su un 2017 durante il quale hanno lavorato davvero sodo per raggiungere i loro obiettivi.


Proviamo a ripercorrere un po’ la storia di CR/AK

Data l’esperienza e livello imprenditoriale di Marco e Anthony, data la grande passione in ambito birrario di Marco, Claudio e Anthony, i ragazzi decidono di aprire “Olmo”, una beerfirm dalla quale impareranno molto. All’esperienza della beerfirm Olmo ne sono seguite ulteriori in altri birrifici esteri (es: Inghilterra, dove hanno scelto il loro primo impianto) e italiani fino ad arrivare al 1 agosto 2014, quando inizia ufficialmente l’avventura di CR/AK Brewery. Ormai i ragazzi erano pronti, con molte skill in più, cioè quelle di poter realizzare il proprio birrificio da zero, in totale autonomia. Un impianto arrivato dall’Inghilterra e progettato da loro. Tutto ciò che hanno potuto fare con le loro proprie forze, è stato fatto in autonomia, chiedendo magari aiuto ad amici e professionisti per l’impianto elettrico e idraulico, ad esempio. Perché fare tutto da soli? Prima di tutto per una questione di soldi, non avevano un grande gruzzoletto da parte da investire. E poi per una motivazione un po’ più romantica “se uno si monta tutto, sa esattamente dove mettere le mani quando qualcosa non funziona”, ci racconta Anthony.

15 Gennaio 2015 il birrificio è pronto ed escono le prime birre, lavorando sempre senza sosta (tutt’ora!) per migliorarsi sempre di più.

Tra i miglioramenti continui effettuati negli anni c’è l’accordo con il maltificio Weyermann che malta il loro orzo e prepara le miscele, birra per birra.

Inoltre c’è stata una crescita negli impianti, arrivando anche a tre cotte al giorno.


La novità più clamorosa, è sicuramente quella dell’introduzione delle prime quattro lattine che andranno a sostituire le bottiglie:

Mundaka - Session IPA

Guerrilla - IPA

NEIPA - New England IPA

New Zeland - Gluten Free IPA



Perché le lattine?

CR/AK si è concentrato sulle IPA molto luppolate, con una selezione incredibile dei luppoli (della quale vi parleremo più tardi).

I ragazzi di CR/AK ci spiegano inoltre che, per preservare ulteriormente gli aromi e i sentori dei luppoli, la birra va bevuta direttamente dalla lattina. L’aroma del luppolo svanisce più velocemente se versata nel bicchiere, se bevuta invece dalla lattina l’anidride carbonica viene mantenuta, e la si beve così com’è stata pensata dal birrificio. Se proprio dovete versarla nel bicchiere, CR/AK consiglia di versarla dal basso :D

La scelta della lattina è stata fatta inoltre per preservare la birra da ogni forma di luce, per darle maggiore freschezza.


Parliamo dei luppoli

Anthony, Marco e Claudio sono stati uno dei sette birrifici europei che è riuscito ad andare a selezionare il luppolo da Yakima Valley, Washington State, insieme ad altri trenta americani.

Il luppolo si comporta in modo simile alla vigna, quindi ci sono alcuni posti che producono dei luppoli fantastici e altri che producono luppoli discreti.

Per quanto riguarda il Citra, ad esempio, avendo la possibilità di selezionarli, sono andati a cercare e selezionare quello che secondo noi era il miglior Citra sul mercato prendendo la prima produzione.

Hanno quindi selezionato quelli che secondo loro erano i migliori lotti di Citra, Simcoe, Amarillo, Mosaic. Una volta che tutti i birrifici americani e europei selezionati hanno scelto “la prima produzione”, il produttore mette in commercio tutto il resto, miscelato per creare il luppolo standard.

Questo è stato per CR/AK un investimento incredibile perché per avere la possibilità di selezionare in anteprima dei lotti specifici di luppoli, hanno dovuto investire prendendo una tonnellata di ogni luppolo.

Un altro ampliamento che negli è anni è stato curato, è stato il Laboratorio nel quale hanno la possibilità di controllare attentamente tutto quello che succede in ogni produzione. Ogni birra deve essere perfetta e impeccabile, senza eccessi, ma con ricette curiose ed equilibrate.

Ulteriore novità è la crescita della loro linea “Cantina” che conta ad oggi ben 10 etichette e in maturazione decine di botti.

I lieviti arrivano da White Labs, laboratorio vicino a Copenhagen, ma i ragazzi vorrebbero un giorno avere i loro propri lieviti, ma al momento il focus resta sui luppoli. E che luppoli!


Visto che Anthony, Marco e Claudio sono degli ottimi padroni di casa, hanno voluto concludere la visita nella loro Tap Room, dove abbiamo potuto seguire la degustazione delle quattro birre in lattina, scoprendone ulteriori caratteristiche, storia, aneddoti.


La TapRoom si trova a fianco del birrificio, è lo spazio dove vengono servite direttamente le birre prodotte, l’anima del birrificio. Alla TapRoom è stata dedicata anche una linea di birre “sperimentali” identificate dal nome “TAP CRAK”. Sono birre prodotte in piccolissime quantità disponibili solo in queste spine per avere uno scambio di opinioni diretto sulle nuove ricette. Le 24 spine della TapRoom sono attive a seconda delle disponibilità e della rotazione delle birre, con il chiodo fisso della freschezza massima.


Per accompagnare le birre con del buon cibo, la cucina ha creato Briciola, impasto ad alta idratazione e lunga lievitazione realizzato con farine locali macinate a pietra. Ogni Briciola ha ingredienti diversi, la maggior parte acquistati da piccoli produttori locali.


Inoltre La TapRoom si affaccia sulla bottaia. È qui che vengono invecchiate tutte le birre delle serie Cantina. Ora questo spazio è parte attiva della TapRoom nelle serate dedicate a degustazioni guidate delle birre (e non solo).


I riconoscimenti delle quattro birre in lattina di CR/AK:


Guerrilla

Birra dell’anno 2017 / Menzione d’onore / Categoria 8 / APA

Birra dell’anno 2016 / 1° Classificata / Categoria 7 / APA – American IPA

Helsinki Beer Festival 2015 / 2° Classificata / Chiare ad alta fermentazione con meno di 6,0% vol.


Mundaka

Birra dell’anno 2018 / 1° Classificata / Categoria 11 / Session IPA


NEIPA

Birra dell’anno 2018 / 1° Classificata / Categoria 17 / New England IPA


New Zealand

World Gluten Free Beer Award / 2° Classificata / Categoria 3 (Birre Luppolate)