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Birra stile IPA: caratteristiche e abbinamenti cibo consigliati

Senza alcun dubbio, al giorno d’oggi, tra le materie prime basilari per la realizzazione della birra, il luppolo occupa il gradino più alto del podio. Il ritrovato impiego delle sue proprietà ha visto, negli ultimi vent’anni, uno stile birraio riemergere e prevalere: l’India Pale Ale, nelle versioni britanniche, americane, Nord europee e pacifiche meridionali.
LA STORIA DELLA IPA
Nonostante varie tesi sulla sua origine, la maggioranza degli storici è d’accordo che, quella che in un secondo tempo sarebbe stata stilisticamente denominata IPA (India Pale Ale), altro non rappresenta che una Pale Ale realizzata con un’elevata “attenuazione” ed un’energica luppolatura per essere spedita in India all’epoca del colonialismo inglese. Tali caratteristiche permisero di sopportare meglio le difficoltà dovute ai lunghi viaggi garantendo una migliore conservazione. Uno dei primi personaggi legati alla popolarità della IPA risulta essere George Hodgson, proprietario della Old Bow Brewery. Egli fu tra i primi a realizzare questo stile, inizialmente chiamato semplicemente “Pale Ale as prepared for india” ed ad esportarlo nei primi anni dell’Ottocento. Come accade per tutte le espressioni brassicole con una grande storia alle spalle, anche per la IPA i metodi produttivi e la sua notorietà mutarono negli anni. Agli inizi del XVIII secolo alcuni birrifici di Burton-on-Trent, impiegando acqua molto solfurea, realizzarono IPA che ottennero grande fama e dominarono il mercato dal decennio 1830, ossia dal momento che si incominciò ad utilizzare questa locuzione. Col trascorrere degli anni il grado alcolico e la fama diminuirono e lo stile potenzialmente cominciò ad entrare in disuso verso la seconda metà del XX secolo quando si ritornò a richiedere Pale Ale e Bitter senza specifiche caratteristiche: sono gli anni che videro l’ascesa delle Pils e Lager. La rinascita dello stile lo si deve al “Rinascimento birraio americano”. Anche negli Stati Uniti, dove le IPA erano state create, apprezzate e diffuse ampiamente nel Nord-Est, queste grandi birre furono dimenticate ma, a cavallo tra il 1970 e il 1980, i giovani microbirrifici della West Coast scorsero in questo stile quello che più si prestava all’esaltazione dei pregevoli luppoli coltivati nelle regioni che si affacciano sull’oceano Pacifico. Da questo momento le IPA e le cugine oltreoceano, le APA, sono salpate alla conquista del mondo e stanno vivendo un’era di grande espansione e un boom produttivo continuo.
CARATTERISTICHE DELLO STILE
IN BASE AL BJCP (Beer Judge Certification Program)
Aspetto
Indossa un abito il cui colore si frappone fra un dorato ed ambrato intenso sino ad un rame chiaro. Le versioni non filtrate con dry-hopping possono apparire torbide. Schiuma color crema, compatta e mediamente persistente ma di ridotte dimensioni.
Sentori olfattivi
Elargisce un tipico aroma di luppolo floreale-erbaceo, speziato (pepe), agrumato (limone, pompelmo e scorza d’arancia) e terroso che si frappone tra moderato a moderatamente alto. Un aroma erbaceo da dry-hopping è accettabile ma non obbligatorio. La presenza di aromi di malto moderatamente bassi che ricordano il caramello o il pane tostato sono opzionali e un fruttato da basso a moderato è accettabile. Alcune versioni possono avere una nota sulfurea.
Note gustative
Al palato sfodera un corpo morbido da medio-leggero a medio, caratterizzato da un tono astringente originato dal luppolo. La carbonazione, che si frappone da moderata a medio-alta, può convenire ad esprimere una sensazione globale di secchezza nonostante la presenza del malto come supporto al bilanciamento globale. Il gusto è dominato dal sapore, da medio ad alto, del luppolo che conferisce un amaro da moderato a dominante. La sapidità dello stesso dovrebbe rispettare l’aroma. La nota di malto, da medio-bassa a media, dovrebbe mostrare un lieve e caratteristico gusto di pane fresco, biscotto, tostato, toffee e/o caramello ed il fruttato da medio-basso a medio. L’equilibrio pende verso il luppolo ma il malto deve essere distinguibile come supporto. Retrogusto da medio-secco a molto secco con un amaro persistente ma senza asprezza.
Considerazioni generali
Create fruendo del metodo dell’alta fermentazione, sono birre originarie della Gran Bretagna, moderatamente alcoliche e marcatamente luppolate con un’aromaticità erbacea, floreale, agrumata, speziata e fruttata. A queste note si aggiungono le peculiarità dei malti caramellati in esse adoperati. Retrogusto secco e grado alcolico compreso tra il 5 e 7,5%.
SOTTOCATEGORIE
Da questo stile brassicolo, sono nate negli ultimi anni molte altre sottocategorie di successo come ad esempio:
- Belgian IPA
- White IPA
- Red IPA
- Brown IPA
- Rye IPA
Tutte queste nuove varietà si sono diffuse in principio negli Stati Uniti (eccezione fatta per le Belgian IPA) e poi si sono affermate anche in Europa, Italia compresa.
ABBINAMENTI CIBO CONSIGLIATI
Insaccati dolci e/o affettati e salumi piccanti con focaccia salata. Formaggi freschi, a media stagionatura e/o erborinati, a pasta molle, a crosta fiorita, a crosta lavata, a pasta dura, molto stagionati e/o piccanti.
Primi piatti: pasta in bianco e risotto con condimenti speziati o piccanti, oppure una zuppa o una prima portata con verdure e/o ortaggi. Immancabile l’abbinamento con il pesce: al forno, bollito, arrosto, affumicato o in salamoia. Altresì con le cozze, il salmone, molluschi e crostacei, grigliata mista con contorni di tuberi ed ortaggi.
L’IPA si abbina egregiamente anche a secondi di carne bianca, pollo e selvaggina, con verdure grigliate o al vapore.
Altresì con carne rossa come il maiale, la costata di manzo alla brace, spiedini, salsiccia arrosto, l’agnello al forno ma anche a piatti meno impegnativi come l’hamburger e il cheeseburger.
La fragranza erbacea/floreale che contraddistingue questa birra ben si sposa con l’aroma della carne affumicata tipo il bacon. Pietanze con una particolare indole amarognola (asparagi, rucola, cicoria, etc.) difficili da abbinare con altre tipologie di birra, trovano complemento con le luppolate Ipa.
Per quanto riguarda l’accostamento con i dessert e dolci, la nota amara ma bilanciata la rende una bevanda perfetta per accompagnare i biscotti speziati, le torte al cioccolato o al caramello e la crostata. Immancabile l’abbinamento con la pizza marinara, dove il tono aromatico di aglio e origano si coniuga perfettamente con le fragranze agrumate di un’India Pale Ale.
Il miglior abbinamento per questa tipologia di birra, probabilmente, è quando accompagna la cucina orientale e/o etnica, quella speziata e piccante (ad esempio l’indiana, la tailandese e messicana) ed in particolare piatti con abbondante uso di curry o curcuma.
E adesso, dopo tutte queste informazioni, non vi resta che procurarvene una e stilare la vostra top ten!
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Photo credits: immagine di copertina