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Caratteristiche e degustazioni
Gusto prevalente | Acidulo | Tipo di fermentazione | Alta fermentazione | |
---|---|---|---|---|
Gradi Plato | 14.00 | Voto RateBeer | 3.21 / 5 | |
Attenuazione | 3.5 | Sottostile | Belgian White (Witbier) | |
Stile | Blanche / Witbier | Acidita (pH) | 4.42 | |
Frizzantezza (CO2 g/l) | 4.6 | Temperatura di servizio | 6/8°C | |
Formato | Bottiglia 75cl | Extra | Non filtrata, Premiata | |
Allergeni | Orzo, Farro |
Ecco un’interessante rivisitazione della Bière Blanche in chiave storica. In effetti nell’Antico Egitto erano prodotte svariate qualità di birra, tra le quali ve n’erano due di nome quasi simile, la curmy e la kormi. La curmy era una birra scura, addolcita con l’aggiunta di miele o datteri. Crediamo però che la Curmi di 32 Via dei Birrai si sia ispirata maggiormente alla kormi, birra speziata, quasi piccante, che annoverava tra i suoi ingredienti zenzero e cannella.
In realtà la Curmi è una bière blanche sui generis, che utilizza un grano vestito, ossia il farro medio, in arte Triticum Dicoccum, al posto del più moderno frumento, che è grano nudo. Quest’ultimo non ha bisogno di essere decorticato ma è meno resistente del farro, tetragono agli assalti del caldo, del freddo e dei parassiti. La sua bianca schiuma è fine, compatta, aderente e persistente e copre una birra color giallo paglierino, velata a causa dei lieviti in soluzione. Breve ma intensa la sua intensità olfattiva che prelude a una finezza olfattiva decisamente elevata.
Al naso si evidenziano sentori speziati di coriandolo, fruttati di banana, floreali di geranio e agrumati con spiccate note citriche. In bocca si risente la banana, appare la mela Golden con leggere note di acetaldeide. Il palato viene quasi fasciato da vibranti sentori di uva bianca da tavola, ben nota per la sua zuccherinità. Bière Blanche di grande complessità, impreziosita dal farro che le regala quel tocco acidulo che la rende rinfrescante ed elegante. A dire il vero ci sembra che la Curmi sia l’anello di congiunzione tra una Weizen e una Bière Blanche e il farro sia il collante antico di birre odierne considerate ‘pane liquido’ a causa della loro considerevole percentuale di frumento, parente stretto dei tre tipi di farro noti. Consistente ma non elevatissima la frizzantezza, tenendo presente il suo livello alcolico medio-alto (5,8 gradi in volume).
Corpo rotondo, il che significa maggior pienezza rispetto alle altre Bière Blanche, anche se non toglie nulla alla sua freschezza di base. Diciamo che si rifà alla supposta superiore alcolicità delle birre egizie. L’amaro è praticamente un optional, considerando il fatto che l’equilibrio gustativo, sicuramente notevole, ha un bilanciamento di base fra l’acidulo e il dolce, sostenuto da un paio di corifei così fragranti come le spezie utilizzate per la produzione della Curmi. La ricchezza olfattiva si palesa ad altissimi livelli, allorché in bocca c’è l’esplosione aromatica delle spezie e del profumatissimo agrumato. Lunga anche la persistenza retrolfattiva che lascia piacevoli sensazioni anche per tempi ragionevolmente persistenti.
ABBINAMENTI CONSIGLIATI:
Nonostante la Curmi sia di buon corpo rimane pur sempre una Bière Blanche, quindi abbinabile con cibi delicati, con condimenti semplici e senza salse di grande untuosità. A voler ben considerare il tutto il caro vecchio e buon olio d’oliva potrebbe essere il protagonista di un pinzimonio selettivo con verdure fresche e gustose. Anche pesce bianco bollito con olio e limone o insalata di mare con molluschi e crostacei sono sicuramente un buon accostamento. Formaggi freschi a pasta molle, aciduli come caprini, squacquerone o prescinsoa sono un altro utile suggerimento.
Slow Food Guida alle birre d’Italia 2023
Premiata come Birra Imperdibile (per le caratteristiche organolettiche di assoluto valore e l’equilibrio complessivo)
Aperitivo
Pesce
Piatti vegetariani
Pizza
Riso e cereali
Recensioni Prodotti
Giulia G. pubblicato il 07/01/2024 in seguito ad un ordine del 14/12/2023
Ottima Weiss, con un aromi tardi che si scoprono dopo un primo sentore amaro.
Cliente anonimo pubblicato il 10/07/2020 in seguito ad un ordine del 30/06/2020
Birra leggera e dissetante
Cliente anonimo pubblicato il 07/05/2020 in seguito ad un ordine del 19/04/2020
Devo ancora assaggiarla
Cliente anonimo pubblicato il 15/11/2019 in seguito ad un ordine del 04/11/2019
Un po' cara ma ottima birra!!
STORIA DEL BIRRIFICIO
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Storia Birrificio
Ultimo aggiornamento: Settembree 2017
Il birrificio nasce nel giugno del 2006 nel Comune di Pederobba nella provincia di Treviso in Veneto. A fondarlo sono tre amici, Loreno Michielin, Alessandro Zilli e Fabiano Toffoli, con diversi profili professionali ma uniti da una sola passione. Loreno ha alle spalle una lunga esperienza nella ristorazione e si occupa degli aspetti commerciali, Alessandro Zilli, ingegnere di formazione, nell’azienda si dedica alla ricerca, sviluppo e del laboratorio di microbiologia. Fabiano Toffoli, il birraio, è vissuto in Belgio, Patria della madre, sino all’età di sedici anni, per poi trasferirsi in Italia e completare gli studi in agronomia a Milano. A lui fanno capo tutte le attività legate alla produzione e al controllo qualitativo. La posizione del birrificio, alle pendici del Monte Grappa nella catena del Grappa, è stata scelta per varie ragioni tra le quali, non ultima, la possibilità di usufruire di acqua di ottima qualità proveniente da differenti fonti: la sorgente “Schievenin” concede acqua di media durezza mentre la fonte “La Calcola” assicura acqua più leggera.
Le materie prime sono acquistate in tutta Europa; il luppolo proviene dal comune belga di Poperinge e direttamente dai coltivatori, il malto giunge sia dal Belgio, Gran Bretagna e Germania, il miele di castagno biologico è locale ed il lievito viene “coltivato” e preparato nel birrificio. La qualità è uno dei valori portanti di quest’azienda; sin dalla nascita il team si è posto l'obiettivo di migliorare costantemente i processi produttivi e di impiegare materie prime di altissima qualità, allo scopo di offrire birre dal gusto costante nel tempo, prodotte con metodi tradizionali e nel pieno rispetto delle esigenze di massima igiene. 32, dotato di una sala di cottura da 13hl con una produzione annua di circa 3300hl, opera secondo una logica ecocompatibile che ha portato negli ultimi una riduzione del 40% del consumo di acqua. Inoltre, dal 2015, viene utilizzata solo energia certificata proveniente da fonti rinnovabili e anche l’azienda che fornisce le bottiglie ha ridotto le emissioni di co2 del 25%: tutte gli imballaggi e le confezioni sono riciclabili.
Le birre realizzate, tutte ad alta fermentazione con rifermentazione in bottiglia, suddivise in fisse, stagionali o speciali, stilisticamente sono di matrice principalmente belga ma altresì inglese. Sono distribuite solo in bottiglie da 75 cl. tranne la “Nebra X”, dispensata in formato magnum da 1,5 Lt. Alla birra si aggiunge un aceto a base della stessa, chiamato ”Ace To 32” e realizzato in collaborazione con un’acetaia di Modena. La comunicazione, commissionata ad uno studio grafico, è semplice ed essenziale, lineare, di facile lettura ed adattabile a qualunque contesto; le birre colpiscono fin dal packaging: pulito ed innovativo e i gadgets “sempre nuovi” stimolano i consumatori. Molto attenti anche nel sociale con la realizzazione della prima bottiglia con scritta in Braille direttamente sul vetro, il team ha dato vita ad un progetto benefico a favore della scuola per i bambini ciechi della Fondazione Lucia Guderzo Onlus, devolvendo 3 centesimi per ogni bottiglia venduta.
Certificazioni e riconoscimenti
32 è il primo birrificio craft italiano a ottenere la certificazione ISO 9001:2008 Dnv Sincert che dimostra che il sistema di gestione dell'impresa è stato riconosciuto conforme ad uno standard di eccellenza. La certificazione “CI” testimonia un prodotto 100% Made in Italy, il sigillo di qualità “Slow Brewing” attesta che le birre e l’intero processo produttivo sono di alta qualità certificata, “l’Houblon Gelge” garantisce l'impiego dei luppoli belgi: 32 è il primo birrificio non belga in assoluto a potersi fregiare del prestigioso riconoscimento rilasciato da “HOP”, l'associazione nazionale dei coltivatori di luppolo del Belgio.La certificazione NO OGM assicura la totale assenza di contaminazioni da OGM e la certificazione di birra vegana, anche in questo caso il birrificio è il primo ad ottenere questa autenticazione in Italia, garantisce al consumatore precise caratteristiche etiche ed ambientali secondo lo standard “Vegan Ok”.
Non mancano riconoscimenti nazionali ed internazionali quali l’inserimento tra i migliori birrifici d'Italia nella “Guida alle birre d’Italia” edita da Slow Food, diverse vittorie al “Campionato Italiano delle Birre Artigianali Nazionali” ed il podio al “China Beer Award” ad Hong Kong. L’azienda oggigiorno è presente in 35 paesi del mondo grazie ad una estesa rete commerciale.
Curiosità
Come stilato in un articolo nel sito italiano di e-commerce “Spaghetti e Mandolino”, il nome del birrificio ha vari significati: 32 ritrae il prefisso telefonico internazionale del Belgio ed è il numero corrispondente alla“classe” di appartenenza della birra, secondo la classificazione internazionale di Nizza che indica e ordina per categoria prodotti e servizi. “Via dei Birrai” poiché a Bruxelles è presente la “Rue des Brasseurs”: la via dei birrai.
Giulia G. pubblicato il 07/01/2024 in seguito ad un ordine del 14/12/2023
Ottima Weiss, con un aromi tardi che si scoprono dopo un primo sentore amaro.
Cliente anonimo pubblicato il 10/07/2020 in seguito ad un ordine del 30/06/2020
Birra leggera e dissetante
Cliente anonimo pubblicato il 07/05/2020 in seguito ad un ordine del 19/04/2020
Devo ancora assaggiarla
Cliente anonimo pubblicato il 15/11/2019 in seguito ad un ordine del 04/11/2019
Un po' cara ma ottima birra!!