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Caratteristiche e degustazioni
Gusto prevalente | Amaro | Tipo di fermentazione | Alta fermentazione | |
---|---|---|---|---|
Gradi Plato | 25 | Voto RateBeer | 97 /100 | |
Stile | Imperial Stout | Temperatura di servizio | 14/16°C | |
Formato | Lattina 44cl | Extra | Birra da gioco | |
Allergeni | Orzo |
BBQ e affumicati
Cioccolato
Dolci
Formaggi
Frutti di Mare
STORIA DEL BIRRIFICIO
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Storia Birrificio
Ultimo aggiornamento: Novembre 2018
Era il 2013 quando Siem Valkering e Sjaak Zomerdijk, appassionati homebrewing ed amici dalla LTS (Lower Technical School), decisero di aprire il microbirrificio Vriendenbier nella municipalità di Heilo situata nella Provincia dell'Olanda Settentrionale. Presero in affitto alcuni locali del Willibrordus Business Center, famosissimo monumento nazionale che in passato ospitò un istituto per la cura della salute mentale, oggi complesso aziendale multifunzione con workshop unici e sale riunioni per liberi professionisti, imprenditori e freelance. Nelle ex-cucine dove in passato si preparava il vitto per i pazienti, cominciarono a produrre la birra.
Nel 2016 Siem abbandona la società lasciando Sjaak solo con la moglie Margreet; è in questo lasso di tempo che i quattro figli, Pim, Tom, Rob e Max, tutti nati tra il 1990 e il 1998 decidono di entrare a far parte dell’attività dei genitori. Tuttavia, le loro idee di birrificazione sono differenti rispetto a quelle di papà e mamma: “più luppolo, una gradazione alcolica maggiore ed un sapore più deciso”. D’altronde sono giovani, conoscono e vivono le mode, frequentano i locali, sono attivi sui social media e sanno cosa gli avventori desiderano di più.
Nasce così, sotto lo stesso tetto, il marchio ed il progetto parallelo denominato De Moersleutel, il cui nome letteralmente tradotto in “la chiave” sembra abbia attinenza con il background tecnico del padre. Nell’aprile del 2017 le due “griffe” si fondono e divengono una società unica, un affare di famiglia, pur proseguendo a svolgere le proprie attività con due nomi differenti. Necessitano piccoli investimenti per dotare il piccolo impianto di produzione, costruito interamente dallo stesso Sjaak impiegando di frequente “la chiave inglese”, di nuovi fermentatori e caldaie, inoltre, vengono affittati altri locali dove sono riposte una discreta quantità di botti che prima avevano ospitato vino e whisky che verranno utilizzate per agli invecchiamenti.
Tutto comunque nel birrificio è ancora molto “fatto a mano”, ad esempio le bottiglie vengono riempite e le etichette attaccate manualmente una alla volta. Nel giugno del 2018 nella vicina città di Alkmaar, De Moersleutel apre il suo birrificio in una nuova casa poiché la cucina del WBC era diventata troppo piccola per i sogni futuri dei fratelli. Qui c’è abbastanza spazio per un impianto più grande e soprattutto più automatizzato, dove sperimentare avvalendosi di ingredienti speciali per sviluppare ricette uniche.
Le tipologie di birre prodotte sono quelle più gettonate dai beergeeks ed a tal riguardo i quattro fratelli dichiarano: “siamo sempre impegnati a creare nuove sensazioni gustative, cercando costantemente di migliorarci. La nostra birra è decisa e complessa. Non produciamo birra per tutti ma solo per persone che amano sapori distinti. Lo facciamo armeggiando costantemente con le nostre ricette alla ricerca della perfezione, vogliamo produrre birra considerata leggendaria. Chiunque berrà le nostre birre potrebbe essere marcato a vita e non desiderarne altre”.
De Moersleutel è diventato un nome familiare nel panorama della birra internazionale in pochissimo tempo; passa solo un anno dopo la fondazione ed Untappd lo elegge come terzo miglior birrificio olandese.