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To Øl First Frontier IPA

Birrificio
To Øl
Nazione
Danimarca
Stile
IPA India Pale Ale

IPA India Pale Ale

Moderatamente forti e molto ben attenuate, le birre India Pale Ale (IPA) sfoggiano un aroma e un gusto agrumato ed erbaceo, dove il luppolo naviga incontrastato verso un finale secco ed aromatico. Tuttavia, hanno un’indole meno amara e un profilo maltato superiore rispetto alle cugine americane.

Colore
Ambrato opalescente
Grado alcolico
7.1 %
Pinta Bicchiere consigliato
Pinta
FORMATI
First Frontier To Øl First Frontier IPA 33cl
Prezzo: € 4,50
In arrivo
To Øl First Frontier IPA To Øl First Frontier IPA 33cl - Cartone da 24 bottiglie
Prezzo: € 103,20
a bottiglia € 4,30
In arrivo
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Caratteristiche e degustazioni

Gusto prevalente Amaro   Tipo di fermentazione Alta fermentazione
Gradi Plato 16.10   Voto RateBeer 94 / 100
Voto Beer Advocate 85 / 100   Sottostile American India Pale Ale
Stile IPA India Pale Ale   Temperatura di servizio 12/14°C
Formato Bottiglia 33cl   Extra Birra iconica
Allergeni Orzo

Aspetto: si mostra con un colore ambrato opalescente, anticipato da una schiuma biancastra, abbondante, cremosa e molto persistente. La diafanità è buona.


Sentori olfattivi: il naso rivela immediatamente le fragranze elargite dai luppoli americani: agrumate (pompelmo, arancia, mandarino e limone), floreali, resine e frutta tropicale  che compongono l'ossatura di questa birra, lasciando emergere un aroma dolce di frutta gialla (pesca ed albicocca) quando la birra si riscalda un po’.


Corpo e gusto: il corpo è medio-leggero e la carbonatazione medio-alta. Nessun colpo di scena in bocca: ancora agrumi, più scorza che polpa, per un’IPA secchissima, molto rinfrescante che trabocca di pompelmo e limone. La componente maltata è volutamente scarsa, con accenni di caramello che tentano di bilanciare l’amaro da luppolo.


Finale: secco ed amaro.


Ingredienti: malto d’orzo, fiocchi d’avena e luppoli americani (Warrior, Simcoe e Centennial).


Curiosità: questa birra inaugura una mini serie di fermentati che hanno come tema la "frontiera". Se questa "Prima Frontiera" è un’India Pale Ale, l'ultima frontiera di To Øl non può che essere un’Imperial / Double IPA. Completa la sequenza la Sans Frontiere, una Saison molto luppolata che vede l'utilizzo di Brettanomyces. Viene brassata negli impianti della De Proef che ormai si può considerare a tutti gli effetti il miglior birrificio danese.


Abbinamenti consigliati: 
Primi piatti di pasta o riso con verdure con caratteristiche aromatiche tipo radicchi, asparagi e carciofi, peperoncini non troppo piccanti, carni rosse condite con aceto o limone, frittata con radicchio, tagliata di filetto speziata, curry, cucina etnica messicana, indiana e thailandese.

Abbinamenti consigliati

Carni bianche

Piatti piccanti

Piatti speziati

Pizza

Verdure

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Cliente anonimo pubblicato il 27/12/2016 in seguito ad un ordine del 10/12/2016

4/5

Molto buona,bella sorpresa! Io amo molto la loro double

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Nazione
Danimarca
Regione/città
Copenhagen
www
www.to-ol.dk

Storia Birrificio

Ultimo aggiornamento: Gennaio 2018

Correva l’anno 2005 quando Tobias Emil Jensen e il suo amico Tore Gynther, seduti nei banchi del liceo da loro frequentato, parlavano con il proprio insegnante di matematica e fisica, Mikkel Borg Bjergs, del fatto che molti birrifici danesi stavano decantando la relativa anzianità̀ della loro tradizione birraia (circa cento anni), piuttosto che concentrarsi sulla qualità̀ del prodotto. La discussione era improntata anche sullo stato, allora penoso, del fare e bere birra in Danimarca. Dopo numerosi dibattiti hanno convenuto che l’unico modo per far fronte a questa incresciosa ed imbarazzante situazione, era di preparare la birra loro stessi. Così hanno fatto e ben presto sono stati autorizzati a prendere in prestito la cucina della scuola, quest’ultima basata sul principio della democrazia aperta e diretta (Det Fri Gymnasium), nelle ore di chiusura e nei giorni festivi, tentando di invertire la tendenza della deriva danese in fatto di produzione di birra.

Più̀ tardi, nel 2006, il loro professore Mikkel fonda il birrificio Mikkeller e traduce in pratica quello che fino allora era stato solo un sogno: cominciò a girovagare fra sistemi produttivi altrui generando una nuova formula creativa chiamata “Gipsy Brewery”. Tobias e Tore continuarono a produrre a livello amatoriale sino a quando, nel 2010, entrami avevano 23 anni, si resero conto che la loro birra To Øl (in danese significa grosso modo “due birre”) era ormai pronta per i grandi numeri. Nacque così a Copenhagen una beer firm che diventerà un’icona del movimento “gipsy”.

Tobias in un’intervista dichiara: “noi siamo ciò̀ che chiamano un birrificio zingaro, perché́ l’attrezzatura che utilizziamo non è di nostro possesso. Lo facciamo perché́ pensiamo che sia il miglior modo per garantire la massima qualità̀, per avere la possibilità̀ di produrre continuamente varietà̀ diverse e nello stesso tempo di reinventarci ogni qualvolta andiamo a fare birra a casa altrui (soprattutto a De Proef a Lochristi, nelle Fiandre Orientali in Belgio). Produrre birra con un altro birrificio è inoltre un'occasione per condividere conoscenze e idee con colleghi, mantenendo come elementi guida Ispirazione e Creatività. Siamo zingari e ne siamo orgogliosi”. Un approccio “contemporaneo”, che fa storcere il naso a qualcuno “birraio è solo chi la birra la fa in casa propria su impianti propri” e che incontra, al contrario, l’approvazione di altri “birraio è chi la birra la sa fare, a prescindere dalla proprietà̀ degli impianti”, una questione che non troverà̀ mai una risposta definitiva.

Sin dalle prime cotte i due soci avevano già le idee molto chiare su cosa produrre: birre uniche e dal gusto intenso indipendentemente dallo stile, che non si dimenticano facilmente e come ribadisce Tobias “prima di cominciare la produzione ci siamo soffermati per decidere i principali concetti e comandamenti delle nostre opere che vengono riassunti in: avere la mentalità produttiva aperta nel realizzare birre innovative ed eccentriche, utilizzando sempre le migliori materie prime, non vogliamo sentir parlare di cento anni di storia di alcune birrerie, facciamo birre contemporanee e se ci capita di incappare in un esperimento che riteniamo obsoleto lo cestiniamo. Vogliamo stare lontano dai supermercati perché́ non vogliamo scendere a compromessi con la qualità̀ degli ingredienti che utilizziamo. Il nostro obiettivo è quello di provocare, spingere al massimo i confini e la percezione della birra stessa. Pensiamo che ogni birra prodotta racconti una storia e porti un messaggio”.

Rapidamente questa beer firm si è imposta come una realtà assai dinamica sia sul piano della comunicazione che su quello creativo, includendo altresì una lunga e redditizia serie dicollaboration brewingcon altre brewery / beer firm in giro per il mondo, quali ad esempio, Mikkeller, Omnipollo, Siren Craft, Dieu du Ciel, Prairie Artisan, De Molen, Toccalmatto, etc. To Ol ha già̀ riscosso una notevole popolarità̀: la esportazioni riguardano più di 40 Paesi in tutto il mondo, tra cui l’Italia, con una produzione annua di circa 10000 hl.

Non mancano certamente i riconoscimenti internazionali: costantemente tra i Top 50 birrifici del globo, nel 2014 è stato classificato al nono posto nell’élite mondiale secondo Ratebeer. Va inoltre posto l’accento sul progetto grafico: curato, alternativo, innovativo, intrigante e facilmente identificabili grazie al’Art Director Kasper Ledet, un vecchio amico della scuola superiore. Nel 2013, in società con l’ex insegnante, hanno aperto il secondo Mikkeller bar sempre a Copenhagen, chiamato “Mikkeller & Friends” e nel Maggio del 2016 a due passi dalla loro vecchia scuola superiore, nel cuore del quartiere di Nørrebro, Tobias e Tore assieme a Morten Bruun, famoso mixologist ed allo Chef Christian Gadient, fondano il brewpub chiamato “Brus”. La struttura servirà per nuove e varie sperimentazioni: con il nuovo Tapperiet Brus tutta la produzione di To Øl invecchiata in botte sarà spostata dalle cantine in Belgio ai locali di Nørrebro.

 
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Cliente anonimo pubblicato il 27/12/2016 in seguito ad un ordine del 10/12/2016

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Molto buona,bella sorpresa! Io amo molto la loro double

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