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Sierra Nevada Stout

Birrificio
Sierra Nevada
Nazione
Stati Uniti
Stile
Stout

Stout

Delicate, con un corpo medio ed una carbonatazione moderata, evidenziano note di cioccolato e caffè, con toni secondari di cacao o cereale torrefatto. La cremosità e il tenue fruttato/luppolato donano equilibrio a queste birre.

Colore
Ebano scuro
Grado alcolico
5.8 %
Pinta Bicchiere consigliato
Pinta
FORMATI
Sierra Nevada Stout da 35.5cl Sierra Nevada Stout 35.5cl
Prezzo: € 4,40
In arrivo
Sierra Nevada Stout da 35.5cl Sierra Nevada Stout 35.5cl - Cartone da 24 bottiglie
Prezzo: € 100,80
a bottiglia € 4,20
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Caratteristiche e degustazioni

Gusto prevalente Amaro   Tipo di fermentazione Alta fermentazione
Gradi Plato 16.5   Voto RateBeer 95 / 100
Voto Beer Advocate 91 / 100   Sottostile Foreign Extra Stout
Stile Stout   IBU 50
Temperatura di servizio 8/12°C   Formato Bottiglia 35,5cl
Allergeni Orzo
Aspetto: colore scuro, schiuma cremosa e abbastanza persistente.

Sentori olfattivi: fragranze di caffè, tostature con sentori fruttati e agrumati.

Corpo e gusto: corpo medio, cremosa. Gusto torrefatto.

Retrogusto: finale amaro.
Abbinamenti consigliati

BBQ e affumicati

Cioccolato

Dolci

Formaggi

Frutti di Mare

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Cliente anonimo pubblicato il 03/01/2017 in seguito ad un ordine del 18/11/2016

5/5

Ottima birra dal carattere forte

Questa recensione è stata utile? 0 No 0

Nazione
Stati Uniti
Regione/città
Chico (California)
www
sierranevada.com

Storia Birrificio

Ultimo aggiornamento: Gennaio 2020

Questo pioneristico birrificio americano, che non avrebbe bisogno di nessuna presentazione, ha sede nella città di Chico in California. A fondarlo, nel 1980, sono due homebrewer: Ken Grossman e Paul Camusi. Ken, originario di Los Angeles, comincia ad appassionarsi al mondo della birra nel 1969 quando acquista il suo primo kit per homebrewing, nascondendolo a sua madre poiché ancora adolescente. Aveva 14 anni. Dopo aver terminato gli studi universitari, si trasferisce a Chico dove, nel 1976, decide di aprire un negozio di articoli per la produzione di birra fatta in casa “The Home Brew Shop” continuando a realizzare le proprie birre. Presto affinerà l’estro ed organizzerà corsi di degustazione per neofiti; le birre costantemente prodotte cominciano ad essere molto richieste dalla gente del posto. È il 1978 quando Ken decide di compiere il grande passo; durante le innumerevoli arrampicate sulle montagne della Sierra Nevada, la sua audace idea prende forma: costruire un birrificio e chiamarlo con il nome della catena montuosa che tanto ama.

Assieme all’amico Paul Camusi, uno dei suoi clienti abituali e, grazie a prestiti di amici e parenti, due anni più tardi fondano la Sierra Nevada Brewing Co. In un capannone in affitto di 280 m2 prende forma quello che sarebbe diventato uno dei più grandi colossi birrai artigianali del mondo. In quegli anni l'attrezzatura per la produzione di birra su piccola scala non era esattamente facile da trovare. Così Grossman fece ciò che molti birrai artigianali avrebbero fatto nei successivi tre decenni: ha adattato gli strumentari lattiero-caseari inutilizzati ed apparecchiature provenienti da birrerie fallite, riciclandoli per costruire una fabbrica di birra funzionante. “Trascorrevo le settimane guidando su e giù per la California, Oregon e Washington, visitando le comunità lattiero-casearie e i depositi di rottami specializzati in attrezzature per la lavorazione degli alimenti” dichiara Ken. Nel novembre del 1980, da quel mosaico di tubi, pompe e serbatoi, viene prodotta la Sierra Nevada Pale Ale, la futura “ammiraglia” della casa riconosciuta a livello mondiale per la sua qualità: tutte le American Pale Ale sono venute dopo di lei. Il luppolo Cascade impiegato, con i suoi intensi aromi di pino e agrumi, rivoluzionò il modo di concepire l’amaro e di utilizzare il luppolo.

Nonostante vari ampliamenti e l’acquisto di attrezzature, come bollitori usati dalla Germania, la domanda supera di gran lunga l’offerta costringendo i due soci a trasferirsi nel loro più grande e attuale impianto di produzione di birra nel 1987. L’anno a seguire I due soci aggiungono al nuovo stabilimento la “Sierra Nevada Taproom and Restaurant” che comprende anche un negozio di articoli da regalo. La produzione del birrificio cresce del 50 percento per diversi anni consecutivi; per stare al passo viene costruita, nel 1997, una nuova struttura accanto all’originale con una sala di cottura più grande, cantine di fermentazione e diverse nuove infrastrutture dedite a raddoppiare la produzione. Nell 1998 Paul Camusi va in pensione vendendo la sua quota societaria a Grossman che diventa l’unico proprietario. Due anni più tardi viene inaugurato "The Big Room", un locale con una ricca varietà di spettacoli e musica, situato all'interno delle strutture del birrificio. Nonostante già nel 2011 l’azienda impiegasse 450 persone per stare al passo con la richiesta, nel gennaio dell’anno successivo, viene annunciato che Sierra Nevada avrebbe costruito un secondo impianto di produzione di birra, altamente tecnologico e con un ristorante annesso, a Mills River nella Carolina del Nord. L' edificio, chiamato amorevolmente dalla gente del posto e dai visitatori “Malt Disney”è stato aperto all'inizio del 2014 su un tratto boschivo adiacente all'aeroporto regionale di Asheville. “Fare birra su entrambe le coste ci aiuta a garantire che la stessa arrivi ovunque fresca e velocemente” dichiara Ken. Suo figlio Brian avrà il compito di guidare questo nuovo sito produttivo.

Nel mentre Ken decide inoltre di aprire a Berkeley, città distante circa una quindicina di Km da San Francisco, la "Torpedo Room", la prima sala di degustazione fuori da Chico. Sierra Nevada è considerata una delle prime e più influenti birrerie che negli anni '80 e '90 hanno contribuito a far sbocciare il movimento di rinascita della birra artigianale, conosciuto in seguito come “American Craft Beer Renaissance”. Mentre molti microbirrifici nati in questi stessi anni sono falliti, Sierra Nevada Brewing ha continuato a diventare uno dei più grandi produttori di birra indipendenti del paese, grazie alle sue birre note per il loro carattere, complessità ed una decisa luppolatura. Grande attenzione è sempre stata dedicata al sociale e all’impatto ambientale: "riduci, riutilizza e ricicla" è la filosofia aziendale sin dagli esordi.

La Sierra Nevada ha iniziato il suo percorso di eliminazione dell'impronta di carbonio verso l'energia pulita nel 2004, quando ha installato quattro celle a combustibile a idrogeno di cogenerazione da 250 chilowatt nel suo birrificio di Chico che forniscono all’impianto l’80% del fabbisogno energetico. La nuova brewery è alimentata a energia solare con 10.000 moduli fotovoltaici che coprono i suoi tetti e il parcheggio. Attraverso un particolare processo l'olio impiegato nel ristorante viene convertito in biodiesel ed utilizzato dai camion per le consegne. Nel 2009 l’azienda ha raggiunto un accordo con una società locale per produrre combustibile di etanolo di alta qualità derivante dalla fermentazione degli zuccheri da parte dei lieviti durante il processo produttivo. Le radichette di malto vengono vendute agli allevatori locali per l'alimentazione del bestiame; l'acqua utilizzata viene inviata all'impianto di depurazione del birrificio e in seguito riutilizzata principalmente per irrigare. La società utilizza la linea ferroviaria per consegnare il malto allo stabilimento di produzione e per distribuire la maggior parte del prodotto finito in tutto il Paese. Tale sistema di trasporto risulta più pulito del 50% rispetto ai viaggi su strada.

Sierra Nevada è il maggiore coltivatore ed acquirente diorzo e luppolo biologico degli Stati Uniti. Lo stabilimento di Mills River ha ottenuto nel 2016 la certificazione “LEED Platinum” (sistema statunitense di classificazione dell'efficienza energetica e dell'impronta ecologica valutato come il migliore al mondo); l’unico negli Stati Uniti ad aver raggiunto il punteggio massino. Inoltre, è stato nominato "Green Business of the Year" nel 2010 per le sue pratiche di sostenibilità, dalla United States Environmental Protection Agency, l’agenzia del governo federale degli Stati Uniti d'America, incaricata della protezione ambientale e quella della salute umana. Dall'orzo alla bottiglia ai frigoriferi dei clienti, la sostenibilità influenza ogni decisione. Inutile sottolineare i riconoscimenti nazionali e internazionali per le birre prodotte, suddivise in quattro categorie: “Year Round” disponibili tutto l’anno, “Seasonal” stagionali, “Specialty” realizzazioni speciali e “High Altitude” dedicata alle birre più robuste.

Dal 2014 l’azienda organizza il “Beer Camp Across America”, un festival della birra itinerante che inizia in California e si conclude nella Carolina del Nord e che vede la partecipazione di circa 700 birrifici provenienti da tutto il Paese. Sierra Nevada, orgogliosamente indipendente poiché rappresenta la più grande fabbrica di birra privata negli Stati Uniti, è costantemente racchiusa tra le prime cinque fabbriche di birra artigianali negli Stati Uniti per barili prodotti.

 
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