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Strawberry Rhubarb

Birrificio
Great Divide
Nazione
Stati Uniti
Stile
Sour / Wild Ale

Sour / Wild Ale

La presenza di batteri lattici ed acetici in fase di fermentazione e stagionatura dona a queste birre un’acidità variabile. Paragonabili alle Lambic, la cui fermentazione però, è del tutto spontanea. Spesso sono invecchiate in botti.

Colore
Dorato con riflessi ambrati
Grado alcolico
6.2 %
Calice a tulipano Bicchiere consigliato
Calice a tulipano
FORMATI
Strawberry Rhubarb 35.5cl Strawberry Rhubarb 35.5cl
Prezzo: € 4,90
In arrivo
Speakeasy Big Daddy IPA 35.5cl Strawberry Rhubarb 35.5cl - Cartone da 24 bottiglie
Prezzo: € 112,80
a bottiglia € 4,70
In arrivo
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Caratteristiche e degustazioni

Gusto prevalente Acidulo   Tipo di fermentazione Alta fermentazione
Gradi Plato 14   Voto RateBeer 88 / 100
Voto Beer Advocate 3.91 / 5   Stile Sour / Wild Ale
Temperatura di servizio 12/14°C   Formato Bottiglia 35,5cl
Allergeni Orzo
Birra il stile Sour dal colore dorato con riflessi ambrati, realizzata con fragole e rabarbaro. Intensa e pungente nei sentori, al naso ed al palato sono protagoniste le note acidule e pungenti di frutti rossi, ben quilibrate con le note dolci e di crosta di pane conferite dal malto. Beverina e rinfrescante.
Abbinamenti consigliati

Arrosti

Dolci

Formaggi

Frutti di Mare

Pesce

Prodotti consigliati

Nazione
Stati Uniti
Regione/città
Denver (Colorado)
www
www.greatdivide.com

Storia Birrificio

Ultimo aggiornamento: Gennaio 2020

Dopo essersi laureato alla Colorado State University nel 1985, Brian Dunn, il futuro papà di Great Divide, si è occupato per sei anni di costruire aziende agricole all’estero nei Paesi in via di sviluppo. È proprio in questo lasso di tempo che, durante i numerosi viaggi, conosce e si appassiona al mondo della birra. Tornato in Colorado decide di dedicarsi all’homebrewing frequentando corsi dedicati con il proposito di ricreare quelle birre piene di sapore che tanto aveva gradito viaggiando. Alla fine del 1993, dopo aver conseguito un master in politica e gestione ambientale presso l’Università di Denver, quando la scena birraia della città esisteva a malapena, decide di fondare quello che sarebbe diventato uno dei birrifici artigianali più decorati e celebrati d'America. Con l'aiuto finanziario di familiari, amici e un prestito dalla città di Denver, il suo sogno di produrre e vendere birre divenne realtà nel 1994 quando, nel vivace quartiere di Ballpark in edifici in disuso di un vecchio caseificio, nasce Great Divide.

Dunn all’inizio fu l’unico dipendente a tempo pieno e si occupava di tutto: dalla produzione, all’imbottigliamento sino alla consegna ai clienti. Mentre la brewery gradualmente cresceva, divenendo uno degli assoluti protagonisti del panorama craft brassicolo non solo del Colorado, ma di tutti gli Stati Uniti, le birre realizzate parlavano da sole: equilibrate, saporite e decise. Brian acquista l’edificio che ospita il birrificio nel 2001, anno in cui viene inaugurata la Tap Room e viene reso noto un decennale piano di espansione che lo ha portato sino al 2011 allorché: “ci siamo resi conto che presto saremmo diventati troppo grandi per il nostro spazio e abbiamo iniziato a cercare un’area per espanderci sapendo che lasciare la città non era possibile. Nel 2013 abbiamo acquistato due ettari di terreno nel vicino quartiere di River North Art District (RiNo). Non è stato facile ma siamo molto felici di avere un’altra sede solo ad un miglio lungo la strada dove possiamo continuare a crescere nei prossimi anni”.

Il 12 giugno del 2014, mentre si festeggiano i venti anni di attività, vengono ufficialmente annunciati i nuovi progetti di sviluppo che prevedono nella seconda ubicazione la costruzione di un edificio di 8000 m2 che ospiterà un grande e tanto necessario magazzino dove poter collocare le 1500 botti destinate agli invecchiamenti, una nuova linea di confezionamento in lattina, celle frigorifere e il “Great Divide Barrel Bar”, un’intima tap room che darà ai fan del birrificio un accesso senza pari ad alcune delle birre più rare. Tutte queste operazioni si concludono a luglio del 2015 con l’inaugurazione del bar e la commercializzazione delle prime lattine: la sede originale sarà adibita a birrificio sperimentale. Passano due anni quando viene annunciata una seconda fase di espansione, attualmente in corso, che prevede l’ampliamento della tap room, la realizzazione di una birreria all’aperto ma soprattutto la costruzione di un nuovo e moderno impianto produttivo provvisto di fermentatori in grado di garantire un potenziale annuo di quasi 100.000 ettolitri. Per non farsi mancare niente nel 2019 viene inaugurato nell’ Aeroporto Internazionale di Denver la “Great Divide Brewhouse and Kitchen” dove i viaggiatori possono esplorare la cultura della birra locale senza mai lasciare l'aeroporto.

Da sempre impegnati nel sociale con donazioni e sponsorizzazioni ad enti e/o manifestazioni benefiche, lo staff di Great Divide è ugualmente fervo sostenitore della salvaguardia ambientale. Nel 2016 un gruppo di dipendenti ha fondato il “Great Divide Green Team”. Mentre l’azienda si espandeva e apriva una nuova struttura, la squadra ha visto l’opportunità di implementare pratiche più ecologiche a tutti i livelli; dalle semplici iniziative di riciclaggio nei locali di servizio e negli uffici, fino alla realizzazione di importanti cambiamenti su larga scala nelle aree di produzione. Questo impegno è stato riconosciuto come “Gold Leader” nel programma di leadership ambientale del Dipartimento della Salute Pubblica e dell'Ambiente del Colorado che ha assegnato nel 2017 ad entrambe le strutture il “Certificate Green Businesses”.

La pattuglia delle birre prodotte, in alcuni casi vere e proprie leggende per gli appassionati, stilisticamente non abbraccia solo la cultura americana ma anche quella belga e britannica. Distribuite principalmente nella California meridionale, Oregon, Washington e Texas ma presenti in altri 25 Stati anche d’oltreoceano sono suddivise in “Seasonal”, “Year Round”, “Barrel Aged” e “Beer Finder”.

Great Divide è una delle birrerie più premiate in America; Brian, tre mesi dopo aver preparato il suo primo lotto, ha vinto la prima delle diciotto medaglie conseguite al “Great American Beer Festival”. A queste si aggiungono cinque riconoscimenti al “World Beer Cup”. RateBeer ha inserito più volte l’azienda nella lista delle "Best Breweries in the World" e "Best Brewery in Colorado”; alcune delle birre prodotte compaiono regolarmente nella Top 100 delle migliori birre al mondo.