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Copenaghen Beer and Food Tour

Copenaghen Beer and Food Tour
By Silvia Canini 21 dicembre 2016

In una non troppo fredda settimana di fine Novembre sono partita a Copenaghen alla ricerca di freschezza, buone birre, cibo nordico.

Questo articolo non vuole essere un vademecum/guida sui migliori birrifici e brewpub danesi bensì un semplice racconto di com’è stato facile trovare della buona birra (artigianale) a Copenhagen sia nella bassa che nell’alta ristorazione: dallo street food al ristorante stellato.

E ora… (ri)partiamo insieme!


Street Food

Lo street food si sa, è ancora più buono accompagnato da un buon birrino e a volte è più facile trovare del buon cibo che della buona birra. Per fortuna a Copenhagen si è viziati in entrambi i casi!

Copenhagen Street Food, Papirøen

A Copenaghen, nell’isola Papirøen, a pochi passi dalla famosissima Christiania, dallo stellato Noma e dal 108 (il bistrot del Noma), troviamo il “Copenhagen Street Food”, un mercato che ospita 40 food trucks con un’offerta gastronomica che varia dal cibo di strada cubano ai classici Smørrebrød (tipico street food scandinavo), agli hot-dog, pizza, carne alla griglia, goulash di cervo, e alle pietanze tailandesi o francesi.

Lo slogan del mercato di Copenaghen è Genuino, onesto ed estetico: tre qualità che si esprimono attraverso elementi diversi. E così anche per la birra, due sono i food trucks che offrono una bella proposta di craft beer danese. Il tutto a prezzi decisamente abbordabili per la media danese. E se volete stare all’aria aperta, volete mettere godervi una berretta con un buon mangiarino, a bordo acqua, sul porto? È uno spettacolo, ve lo assicuro!


Torvehallerne

Come dice VisitCopenhagen, Torvehallerne non è un supermercato, è un super-mercato. Più di 60 bancarelle che vendono di tutto: dal pesce fresco e carne di cioccolato gourmet e spezie esotiche, così come piccoli luoghi dove ci si può fermare per mangiare un tacos gourmet, sushi, tipici Smørrebrød, dolci, carne alla griglia e tanto altro. All’interno del mercato si trova anche uno dei tanti spazi Mikkeller, dov’è possibile acquistare o degustare le loro birre. Un tripudio di odori di cibo accompagnati da un’ottima Mikkeller, nel cuore di Copenhagen.


Tivoli

Tivoli è un paradiso per grandi e per piccini, una kermesse tutto l'anno, un parco giochi, un luna park, qualcosa di indescrivibile che la sera, con tutte le sue lucine, si trasforma in uno spettacolo terribilmente romantico! Anche a Tivoli si può trovare molto street food e il Færgekroen Bryghus che però, vi confesso, non sono riuscita a visitare. Al suo interno troverete piatti classici danesi, il brewpub e ovviamente il birrificio.


Brewpub

A Copenhagen si sa, Mikkeller si è dato da fare, è casa sua in fine dei conti e, aprendo numerosi pub, ha dato spazio anche a molti suoi colleghi danesi conosciuti e non. Ma non c’è solo Mikkeller. Purtroppo il tempo a mia disposizione non era illimitato, sicuramente avendo più tempo si trovano molte altre chicche ma ecco cos’ho trovato io!


Mikkeller, Mikkeller and friends

Sono tutti bellissimi, azzurri, luminosi, accoglienti e non solo con spine della casa madre: 40 birre diverse alla spina da Mikkeller, Ol, Tre Floyd e più grandi microbirrifici. Più di 200 birre in bottiglia, liquori selezionati, sidro e bevande analcoliche.

Alcuni indirizzi:

Quartiere Nørrebro, Mikkeller & Friends, Stefansgade 35, 2200 København

Mikkeller Barrel Room, Refshalevej 169A, 1432 København K

Mikkeller Bar, Viktoriagade 8, 1655 København V e, a pochi passi, il ristorante Øl & Brad, dicono davvero molto buono

To øl, Black Baal (Black Ipa)


Warpigs Brewpub

Una collaborazione tra il birrificio americano 3Floyds e Mikkeller dove si può gustare il vero barbecue alla texana con birre americano-danesi. 20 birre alla spina, 6 birre “della casa” e 14 altre sperimentali. Davvero da provare!

Fonte

Fonte


Fermentoren

Questo mi è piaciuto davvero tantissimo, ero da sola ma non mi sono minimamente sentita a disagio come spesso può capitare quando una donna beve birra da sola in un pub. Locale “cozy” (piccino ma accogliente), come si dice all’estero, con i tavoli illuminati da una candela in perfetto stile danese. 24 birre in tap list con proposte davvero interessanti danesi e non. Qui ho assaggiato una deliziosa chilli stout di Westbrook, la Mexican Cupcake. Una volta al mese organizzano un evento simpaticissimo: se non sai quale birra scegliere, tira i dadi e la sorte sceglierà per te!


Brus

In un unico e bellissimo posto scoprirete: il birrificio (è possibile partecipare al tour del birrificio con degustazione), il beershop, il brewpub e il ristorante Spontan, dove il team offre una nuova esperienza di bere e mangiare in un brewpub. I valori di Spontan, l’ospitalità familiare e un'atmosfera rilassata, creazioni gustose e snack dall’estetica straordinaria.

Al brewpub troverete 33 spine con una vasta gamma di birre, non solo quelle di Brus ma anche tante altre birre locali, quelle dei colleghi e varie collaborazioni. Questo locale/birrificio mi è stato consigliato dal Sommelier del Relæ (del quale vi parlerò più tardi) ed è stato davvero un ottimo consiglio!


Ristoranti high-level

In Italia, nei ristoranti di alto livello e/o stellati, è ancora abbastanza raro trovare una buona selezione di birre artigianali o, ancora meglio, trovare una proposta di beer-pairing così come capita con il wine-pairing.

All’estero, com’è il caso per Copenhagen, capita spesso che un ristorante stellato collabori addirittura con il birrificio per avere una birra studiata appositamente per il proprio ristorante. È stato il caso del Noma, di Amass ma anche io ho trovato due proposte molto gustose girando per ristoranti!


108

Il 108 viene anche chiamato “il bistrot del (famosissimo) Noma”, il bistellato di René Redzepi. Il 108 è un “urban restaurant” informale, per famiglie e amici che vogliono condividere la buona tavola, vengono infatti proposti anche piatti da condividere. Una tipica “nordic experience” ma al tempo stesso sperimentale come sa essere il Noma. Non contenti con le novità, il 108 apre anche a colazione, con The Corner.

Per essere un progetto del Noma, non è troppo costoso, le portate vanno dai 12 ai 26€ anche se è consigliato, per godere pienamente dell’esperienza, prendere almeno 4 piatti. È qui, al 108, che ho potuto gustare la Ravnsborg Rod, una Red Ale prodotta dal birrificio danese Nørrebro Bryghus (anch'esso visitabile e con l'annesso brewpub), che ha egregiamente accompagnato il mio crudo di agnello. Ma devo dire che stava molto bene anche con le “balls” di coda vaccina brasata con tartufo!

Nørrebro Bryghus


Crudo di gamberi con prugne e karkadè marinato in foglie di rosa canina


Relæ

Dulcis in fundo, il Relè del talentuoso italo-danese Christian Puglisi. Una stella Michelin, presente nel The World’s 50 Best Restaurant, credo ci siano davvero pochi posti come il Relæ. Un ambiente rilassato, disteso, i piatti ingannevolmente semplici e che massimizzano il sapore di pochi ingredienti. Il tutto servito in una sala gestita da un team giovane e cordiale. È impossibile sentirsi a disagio al Relè, lontanissimo dalla classica concezione di ristorante stellato “pretenzioso” ed inavvicinabile. Per essere a Copenhagen, per essere un ristorante stellato, la spesa è anche “bassa”: 63€ per il menu 4 portate (pane, acqua, coperto inclusi), 120€ per il menu completo. Qui ho potuto assaggiare un’eccezionale Belgian Dubbel, la Doppel Op Hop del birrificio Kølster, preparata con ingredienti biologici per seguire la filosofia del ristorante Relæ che è certificato al 90/100% bio.


Bene, il mio viaggio finisce (nuovamente), spero di avervi dato abbastanza spunti per evitarvi, ai mercatini natalizi, le birre calde! True story…