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Gli Hard Seltzer in Italia: la nuova frontiera legata alla birra artigianale del 2021

Gli Hard Seltzer in Italia: la nuova frontiera legata alla birra artigianale del 2021
By Alessio Attene 17 maggio 2021

L'arrivo degli Hard Seltzer in Italia nel 2021 ha attirato l'attenzione di migliaia di amanti della birra artigianale, incuriositi da queste fantomatiche lattine dall'aspetto sgargiante del tutto simile alle nostre amate IPA.


Cosa sono gli Hard Seltzer, chi li ha inventati e (soprattutto) perché provarli

Stiamo parlando di una nuova generazione di bevande alcoliche aromatizzate (FAB) che, per ragioni di cui parleremo nelle prossime righe, rientrano nella categoria "birra".

Il loro successo è valso negli USA un fatturato di quasi 4 miliardi di dollari nel 2019 e, secondo uno studio di settore condotto dall'azienda americana Nielsen, tra il Gennaio 2020 e quello 2021 le vendite hanno avuto un'impennata del 214%.

Insomma, numeri da far rizzare i capelli che cancellano subito ogni eventuale dubbio di sorta: non ci troviamo di fronte ad una moda del momento, quanto piuttosto ad un fenomeno esplosivo in piena crescita. E qualcuno lo ha già capito anche qui in Europa, come Mister B, che ha lanciato a fine 2020 la sua linea Made in Italy Billi Hard Seltzer (la vedremo nel dettaglio tra poco).

Ma di preciso, questi Hard Seltzer, cosa diamine sono?


Hard Seltzer: cosa sono, come si producono e che legame hanno con la birra artigianale

Quando si parla di Hard Seltzer ci si riferisce ad una bevanda frizzante, lievemente alcolica ed aromatizzata con frutta, spezie o altri ingredienti: una sorta di soft drink per adulti, per intenderci.

Immaginate una soda effervescente dal basso contenuto di alcool (3-5%), con una grande facilità di beva e un bouquet di profumi e sapori super-intriganti: il tutto racchiuso in simpatiche lattine dal design variopinto e accattivante.

Cosa la distingue da un alcopops degli anni 2000 (i famosi Breezer e quelle robe lì)?

Prima di tutto la sua natura intrinseca e, non meno importante, il pubblico di destinazione del prodotto: quello degli adulti.

L'Hard Seltzer è, infatti, il risultato di una vera e propria fermentazione, proprio come la birra. Tant'è che ad oggi la maggior parte delle aziende produttrici sono, appunto, i birrifici stessi!

Il processo di produzione parte da una base di acqua, zuccheri fermentescibili e lievito, a cui poi si aggiungono succhi di frutta o aromi alimentari di altro genere (fase di blending). Rispetto alla birra vera e propria c'è, però, una differenza: gli zuccheri di cui si ciba il lievito per dar vita ad alcool e anidride carbonica – che dona la tipica effervescenza alla bevanda – non provengono solo dal malto d'orzo.

In America, ad esempio, è possibile prescindere totalmente da questo cereale e far rientrare lo stesso il prodotto nel genere "birra", poiché la legislatura lo consente. Gli Hard Seltzer italiani, invece, sono soggetti ad un vincolo più specifico: i fermentabili devono essere almeno al 60% di malto di orzo/frumento, pena l'esclusione dalla categoria.

Da qui nasce ufficialmente il legame dei nuovi fermentati con la birra, con la quale questi soft drink condividono almeno il 40% di DNA: legalmente, bevande al malto aromatizzate (FMB).

"Ma chi se li è inventati?", vi chiederete. Andiamo a scoprirlo insieme!


Come, dove e quando nascono gli Hard Seltzer

Come spesso è accaduto nella storia della birra, il fenomeno nasce una decina di anni fa negli Stati Uniti.

Nel 2012 a Westport, una tranquilla cittadina sul lungomare del Connecticut, un rampante trentenne di nome Nick Shields in cerca di successo ebbe una brillante idea. Una sera si trovava nel pub della città e vide un gruppo di ragazze che si divertivano a scolare un Vodka & Soda uno dopo l'altro, e fece una pensata.

Gli venne in mente di realizzare una versione ready to drink (RTD) dei cocktail più amati dal pubblico e farne un business da scaffale del supermercato. L'intenzione era quella di offrire un'alternativa monodose e pronta da gustare in qualsiasi occasione, ovviamente ad un prezzo particolarmente vantaggioso per il consumatore.

Vuoi per il legame della sua famiglia con il mondo della birra o per il vantaggio finanziario che offriva tale scelta, ma Nick decise di creare il suo prodotto a partire da una base alcolica di birra.

Come vi abbiamo accennato prima, infatti, gli Hard Seltzer rientrano proprio in questa categoria di bevande. Ciò comporta una minor tassazione rispetto a quella degli altri alcolici, oltre che una più facile bevibilità e un prezzo di produzione/vendita inferiore.

In sostanza, Mr. Shields si è inventato quello che oggi muove qualche miliardo di dollari negli USA all'anno e che è ormai sbarcato anche in Europa. Qui, infatti, la curiosità è alle stelle per quello che sarà lo sviluppo del mercato Hard Seltzer e la risposta degli utenti, ma non ci resta che aspettare e... provare!

Bene, ora sappiamo cos'è un Hard Seltzer, come viene fatto e chi è stato il suo "mastro Geppetto": perciò ora parliamo di quando, come e – soprattutto – perché berlo!


Momenti, contesti e abbinamenti ideali per un gustare un Hard Seltzer

Come forse già immaginerete, sorseggiare un Hard Seltzer regala un'esperienza sensoriale fresca e corroborante. Il basso grado alcolico, la "frizzantezza" bollicinosa e i sentori fruttati delle aromatizzazioni sono tutti elementi chiave di un aperitivo coi fiocchi.

Olive condite, bruschette al pomodoro e le classiche chips sono perfetti compagni di viaggio per questo genere di bevuta, ideale se le bevanda è servita a 7-8°. Il bicchiere perfetto è stretto ed alto, come la pinta, oppure a tulipano, come il flûte.

La natura stessa del prodotto lo rende, oltretutto, un perfetto ingrediente da miscelazione per dar vita a particolari cocktail con birra!

A tavola, invece, i contesti ideali per godersi un buon Hard Seltzer – secondo la nostra personale interpretazione – sono i seguenti:

Antipasti di mare: ostriche, insalata di polpo, marinata di cozze;
Antipasti di terra
: carpaccio di zucchine, aceto e limone, verdurine intinte nella salsa Tzatziki, stick di avocado in pastella (perché no, di birra!);
Primi "bianchi"
: linguine con le vongole, risotto pere e gorgonzola, lasagnetta asparagi e besciamella;
Secondi delicati
: orata alla griglia, polpette di Quinoa e spinaci, scaloppine di pollo limone e alloro;
Dessert
: macedonia estiva, crostata con crema pasticcera e frutta fresca, Cheesecake New York al mango.

Ovviamente i gusti personali sono imprescindibili sotto questo punto di vista, perciò sentitevi liberə di sbizzarrirvi e provare nuovi abbinamenti.

Prima di farlo, però, vi dovreste procurare dei buoni Hard Seltzer... e qui possiamo darvi una mano!


Billi Hard Seltzer: prodotti artigianali italiani



Come vi abbiamo accennato prima, il birrificio Mister B ha lanciato sul mercato – già lo scorso anno – la selezione Billi Hard Seltzer, una speciale linea artigianale Made in Italy.

Si tratta di bevande poco alcoliche a basso contenuto calorico e di glutine, senza zuccheri residui e rigorosamente non filtrate, ideali da gustare da sole o all'interno di cocktail e long drink. Le ricette sono realizzate a partire da ingredienti freschi di alta qualità, con una base di birra leggera, un pizzico di luppolo, spezie e succhi di vera frutta.

Ecco quali sono i 4 Hard Seltzer disponibili:


Mango Blast: mango, basilico e radice di Maca (una varietà di ginseng peruviano), rinfrescante ed esotico;


Coco Twich: cocco, Passion Fruit e Guaranà, un tripudio di gusti tropicali;


Ginger Lime: zenzero e succo di lime, balsamico e piccantino;



Pineapple Zest: ananas, pompelmo e arancia, agrumato e dissetante.


Non fatevi scappare l'occasione di gustare qualcosa di nuovo e mai assaggiato in vita tua e non ve ne pentirete.

Date subito un'occhiata al catalogo degli Hard Seltzer e... buone bevute!