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Nazione Australia
La storia brassicola australiana è contraddistinta dall’influenza britannica. L’arrivo dei primi coloni e deportati inglesi all’inizio del XVIII secolo determinò, non senza pochi problemi vista la mancanza d’ingredienti autoctoni, l’ascesa delle birre ad alta fermentazione (Pale Ale, Porter e Bitter). Tuttavia, verso il 1900, si diffusero anche le birre a bassa fermentazione di matrice tedesca.
Nell’ultimo decennio si è notata una “Renaissance” fatta d’ingredienti locali, cognizione del bere craft, tradizioni e comunicazione. Gli stili che dominano il movimento sono le Ales di matrice anglosassone ed americana, soprattutto nei vari sottostili australiani (Australian Pale Ale, IPA) caratterizzate dall’utilizzo di ingredienti del territorio, come i luppoli australiani, che grazie al crescente interesse iniziano a trovare spazio nelle colture agricole locali. Oltre ad una vera e propria passione per i pub (chiamati hotel), gli australiani si dedicano con grande fervore all’homebrewing, che ricopre un ruolo molto importante nella cultura brassicola con tanto di concorsi, meeting ed associazioni di categoria. In definitiva il panorama artigianale australiano sta attraversando un momento di profondo… fermento!
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