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Caratteristiche e degustazioni
Gusto prevalente | Dolce | Tipo di fermentazione | Alta fermentazione | |
---|---|---|---|---|
Gradi Plato | 17.2 | Voto RateBeer | 3.15 / 5 | |
Attenuazione | 2 | Sottostile | Belgian Strong Amber Ale | |
Stile | Belgian Strong Ale | Acidita (pH) | 3.98 | |
Frizzantezza (CO2 g/l) | 4.8 | Temperatura di servizio | 10/14°C | |
Formato | Bottiglia 75cl | Extra | Premiata | |
Allergeni | Orzo |
Nome da ventennio fascista per una birra che ricalca pedissequamente uno degli stili più tipicamente belgi che esistano: le Blondes Fortes, internazionalmente note come Strong Golden Ale, una tipologia che vanta quasi un secolo e che ha nella Duvel la sua capostipite storica. L’audacia riguarda ovviamente la titolazione alcolica, che nel nostro caso ammonta a 8,4 gradi in volume. L’Audace rientra in quella serie di prodotti che ricordano il Diavolo e le altre birre sataniche e che si rifà alla credenza medievale del Demonio in gonnella, della donna bionda e formosa che induce in tentazione e spesso seduce il mortale peccatore ammaliato dalle sue stuzzicanti lusinghe. Il parallelismo con una bella birra dorata e forte è evidente, il risultato lo si lascia all’immaginazione.
In effetti il corpo (della birra) è assertivo ma non ai massimi livelli, per cui anche nell’Audace si rivela la tendenza belga a un’attenuazione alta. E la birra va giù con grande facilità. Birra traditrice come la donna nella tradizione cristiana medievale. Il peccatore (leggi consumatore) ha però tutte le ragioni per bere fino in fondo questo amaro (perché luppolato) calice: l’Audace ha tanti di quegli argomenti da essere agevolmente paragonabile alla divina Marilyn in ‘Mi sento tutta bionda’.
La schiuma è candida, fine, aderente e persistente. L’aspetto è dato della velatura conferita dai lieviti in sospensione in quanto l’Audace è rifermentata in bottiglia. Non eccezionale l’intensità olfattiva ma di grande livello la finezza olfattiva. Al naso si sviluppa un intenso e fragrante floreale a cui fanno da damigelle d’onore un doppio fruttato: esotico e di frutti gialli. L’aroma di pesca dà sullo sciroppato. Un leggero acidulo proviene da un indistinto agrumato che poi si trasforma in mela rossa. Non mancano i fenoli legati alla mandorla, che si evolve in marzapane. Un concerto di profumi raramente riscontrabile.
Al palato l’etilico indulge un po’ per poi liberare una freschezza agrumata d’arancia. Nel finale note di frutta secca, prevalentemente noce. Data la sua gradazione alcolica la frizzantezza è piuttosto carente ma il corpo invece invita ad alzare il gomito reiteratamente. Le sensazioni amare sono piuttosto evanescenti e l’equilibrio gustativo si regge sulla consistente presenza dei malti e sulla freschezza acidula data dall’agrumato. In bocca comunque l’Audace dona sensazioni altamente positive per quanto riguarda la complessità e la piacevolezza al palato, anche se non molto persistenti.
ABBINAMENTI CONSIGLIATI:
Per abbinare con buona possibilità di successo l’Audace bisogna tener presente sia la sua struttura sia il suo alto tenore alcolico che privilegia il gusto dolce. Cibi pertanto di buon corpo ma di gusti non troppo assertivi. Noi abbiamo provato un umido in dolceforte, una preparazione dolce e sapida che accanto agli ingredienti normali per un umido accoglie cioccolato amaro miele, pinoli, uvetta, cedro candito, chiodi di garofano e cannella.
L’umido può essere di lepre o di cinghiale. Anche la lingua di bue però non è da trascurare. Se però volete rimanere sul tradizionale andate sulle torte rustiche, dalla Pasqualina a tutte quelle straordinarie farciture con ricotta e verdure che la nostra cucina regionale possiede.
Slow Food Guida alle birre d’Italia 2019
Premiata come Grande Birra (birra di assoluto valore organolettico, da non perdere)
Slow Food Guida alle birre d’Italia 2017
Premiata come Grande Birra (birra di assoluto valore organolettico, da non perdere)
Arrosti
BBQ e affumicati
Carni rosse
Formaggi
Pizza
Recensioni Prodotti
Cliente anonimo pubblicato il 01/04/2020 in seguito ad un ordine del 14/03/2020
Sempre la solita meraviglia
Cliente anonimo pubblicato il 13/05/2018 in seguito ad un ordine del 24/04/2018
Ottimo made in italy
Cliente anonimo pubblicato il 17/02/2017 in seguito ad un ordine del 07/02/2017
Un prodotto già conosciuto e apprezzato che difficilmente si trova nei locali
Cliente anonimo pubblicato il 30/12/2016 in seguito ad un ordine del 15/12/2016
La migliore in assoluto
STORIA DEL BIRRIFICIO
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Storia Birrificio
Ultimo aggiornamento: Settembree 2017
Il birrificio nasce nel giugno del 2006 nel Comune di Pederobba nella provincia di Treviso in Veneto. A fondarlo sono tre amici, Loreno Michielin, Alessandro Zilli e Fabiano Toffoli, con diversi profili professionali ma uniti da una sola passione. Loreno ha alle spalle una lunga esperienza nella ristorazione e si occupa degli aspetti commerciali, Alessandro Zilli, ingegnere di formazione, nell’azienda si dedica alla ricerca, sviluppo e del laboratorio di microbiologia. Fabiano Toffoli, il birraio, è vissuto in Belgio, Patria della madre, sino all’età di sedici anni, per poi trasferirsi in Italia e completare gli studi in agronomia a Milano. A lui fanno capo tutte le attività legate alla produzione e al controllo qualitativo. La posizione del birrificio, alle pendici del Monte Grappa nella catena del Grappa, è stata scelta per varie ragioni tra le quali, non ultima, la possibilità di usufruire di acqua di ottima qualità proveniente da differenti fonti: la sorgente “Schievenin” concede acqua di media durezza mentre la fonte “La Calcola” assicura acqua più leggera.
Le materie prime sono acquistate in tutta Europa; il luppolo proviene dal comune belga di Poperinge e direttamente dai coltivatori, il malto giunge sia dal Belgio, Gran Bretagna e Germania, il miele di castagno biologico è locale ed il lievito viene “coltivato” e preparato nel birrificio. La qualità è uno dei valori portanti di quest’azienda; sin dalla nascita il team si è posto l'obiettivo di migliorare costantemente i processi produttivi e di impiegare materie prime di altissima qualità, allo scopo di offrire birre dal gusto costante nel tempo, prodotte con metodi tradizionali e nel pieno rispetto delle esigenze di massima igiene. 32, dotato di una sala di cottura da 13hl con una produzione annua di circa 3300hl, opera secondo una logica ecocompatibile che ha portato negli ultimi una riduzione del 40% del consumo di acqua. Inoltre, dal 2015, viene utilizzata solo energia certificata proveniente da fonti rinnovabili e anche l’azienda che fornisce le bottiglie ha ridotto le emissioni di co2 del 25%: tutte gli imballaggi e le confezioni sono riciclabili.
Le birre realizzate, tutte ad alta fermentazione con rifermentazione in bottiglia, suddivise in fisse, stagionali o speciali, stilisticamente sono di matrice principalmente belga ma altresì inglese. Sono distribuite solo in bottiglie da 75 cl. tranne la “Nebra X”, dispensata in formato magnum da 1,5 Lt. Alla birra si aggiunge un aceto a base della stessa, chiamato ”Ace To 32” e realizzato in collaborazione con un’acetaia di Modena. La comunicazione, commissionata ad uno studio grafico, è semplice ed essenziale, lineare, di facile lettura ed adattabile a qualunque contesto; le birre colpiscono fin dal packaging: pulito ed innovativo e i gadgets “sempre nuovi” stimolano i consumatori. Molto attenti anche nel sociale con la realizzazione della prima bottiglia con scritta in Braille direttamente sul vetro, il team ha dato vita ad un progetto benefico a favore della scuola per i bambini ciechi della Fondazione Lucia Guderzo Onlus, devolvendo 3 centesimi per ogni bottiglia venduta.
Certificazioni e riconoscimenti
32 è il primo birrificio craft italiano a ottenere la certificazione ISO 9001:2008 Dnv Sincert che dimostra che il sistema di gestione dell'impresa è stato riconosciuto conforme ad uno standard di eccellenza. La certificazione “CI” testimonia un prodotto 100% Made in Italy, il sigillo di qualità “Slow Brewing” attesta che le birre e l’intero processo produttivo sono di alta qualità certificata, “l’Houblon Gelge” garantisce l'impiego dei luppoli belgi: 32 è il primo birrificio non belga in assoluto a potersi fregiare del prestigioso riconoscimento rilasciato da “HOP”, l'associazione nazionale dei coltivatori di luppolo del Belgio.La certificazione NO OGM assicura la totale assenza di contaminazioni da OGM e la certificazione di birra vegana, anche in questo caso il birrificio è il primo ad ottenere questa autenticazione in Italia, garantisce al consumatore precise caratteristiche etiche ed ambientali secondo lo standard “Vegan Ok”.
Non mancano riconoscimenti nazionali ed internazionali quali l’inserimento tra i migliori birrifici d'Italia nella “Guida alle birre d’Italia” edita da Slow Food, diverse vittorie al “Campionato Italiano delle Birre Artigianali Nazionali” ed il podio al “China Beer Award” ad Hong Kong. L’azienda oggigiorno è presente in 35 paesi del mondo grazie ad una estesa rete commerciale.
Curiosità
Come stilato in un articolo nel sito italiano di e-commerce “Spaghetti e Mandolino”, il nome del birrificio ha vari significati: 32 ritrae il prefisso telefonico internazionale del Belgio ed è il numero corrispondente alla“classe” di appartenenza della birra, secondo la classificazione internazionale di Nizza che indica e ordina per categoria prodotti e servizi. “Via dei Birrai” poiché a Bruxelles è presente la “Rue des Brasseurs”: la via dei birrai.
Cliente anonimo pubblicato il 01/04/2020 in seguito ad un ordine del 14/03/2020
Sempre la solita meraviglia
Cliente anonimo pubblicato il 13/05/2018 in seguito ad un ordine del 24/04/2018
Ottimo made in italy
Cliente anonimo pubblicato il 17/02/2017 in seguito ad un ordine del 07/02/2017
Un prodotto già conosciuto e apprezzato che difficilmente si trova nei locali
Cliente anonimo pubblicato il 30/12/2016 in seguito ad un ordine del 15/12/2016
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