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Caratteristiche e degustazioni
| Gusto prevalente | Dolce | Tipo di fermentazione | Alta fermentazione | |
|---|---|---|---|---|
| Gradi Plato | 12 | Voto RateBeer | 3.1 / 5 | |
| Voto Beer Advocate | 3.88 / 5 | Stile | Dunkelweizen | |
| Temperatura di servizio | 6/10°C | Formato | Bottiglia 50cl | |
| Allergeni | Orzo, Frumento |
Arrosti
Carni rosse
Frutti di Mare
Pasta
Pesce
STORIA DEL BIRRIFICIO
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Storia Birrificio
Ultimo aggiornamento: Settembre 2019
Situato nel cuore della Bassa Baviera nel distretto di Passau, più precisamente nel piccolo Comune di Aldersbach, l’omonimo birrificio risiede all’interno dell’Abbazia di Aldersbach fondata nel 1127 da Otto von Bamberg, Vescovo di Bamberga, come comunità di canonici agostiniani nei pressi di una chiesa consacrata nell'880 da Englmar,Vescovo di Passau. Nel 1146 Egilberto, il successore di Ottone, cedette l’intera struttura ai Cistercensi e dopo la partenza dei canonici l'Abate Sefried assieme ai monacidell'Abbazia di Ebrach, ne presero possesso. Sotto il “dominio” cistercense, l’Abbazia di Aldersbach prosperò per più di sei secoli e divenne famosa per la rigorosa disciplina religiosa esercitando al contempo una notevole influenza. Economicamente, il monastero del prelato era uno dei più ricchi del paese, centinaia di aziende agricole e tenute erano sotto il suo controllo.
Sin dal principio i religiosi si dedicarono all’arte brassicola come documentato dal conte Albert von Hals, in una lettera risalente al 1268, che testimonia l’attività del birrificio che a quel tempo produceva principalmente birra per uso privato. Tutto ciò rende il birrificio Aldersbach uno dei più antichi al mondo celebrando nel 2018 il suo 750° compleanno. Nel XVI secolo la birra godette di una sempre maggiore popolarità in tutta la Baviera ed i monaci si adoperarono per ampliare il birrificio e piantarono numerosi giardini di luppolo.
Durante laGuerra dei Trent'anni l'abbazia fu saccheggiata e quasi interamente abbandonata. La biblioteca, con oltre 40.000 preziosi volumi e manoscritti, sfuggì comunque alla distruzione e sotto gli abati Matthew e Gebhard Horger il vecchio regime fu “restaurato”. L'abate Theobald II riparò le ferite riportate durante le Guerre di Successione Spagnola e Austriaca; nel 1734 e successivamente nel 1780, fu costruito e modernizzato un nuovo birrificio. La secolarizzazione della Baviera nel 1803 colpì anche Aldersbach; birrificio e monastero furono venduti e la chiesa abbaziale convertita in una chiesa parrocchiale: la biblioteca divenne parte della “Bayerische Staatsbibliothek” di Monaco.
Nel 1811 il barone Johann Adam Freiherr von Aretin acquisto l’intera struttura deciso a risollevare e far crescere economicamente la fabbrica di birra. Da allora il birrificio, battezzato Brauerei Aldersbach, è di proprietà della famiglia von Aretin e l'ala Sud del monastero è utilizzata dallo stesso. Dal 1899 la brauerei fu continuamente modernizzata; l’attuale fabbrica di birra è stata completata nel 1995 e nel 2005 è stato costruito un nuovo impianto di imbottigliamento e la struttura è stata dotata di apparecchiature tecnologiche d’avanguardia.
La filosofia aziendale e gli obbiettivi sono chiari come si legge sul sito dell’azienda: “uniamo la tradizione del nostro birrificio alle moderne esigenze; il focus delle nostre azioni è il cliente. Con i nostri prodotti e servizi, vogliamo offrirgli un vantaggio unico che ci distingue dai nostri concorrenti. In tal modo, desideriamo mantenere l'indipendenza del birrificio a lungo termine e fornire ai dipendenti posti di lavoro sicuri aiutando contemporaneamente i nostri partner ad avere successo”. La produzione annuale (birra e bevande analcoliche) è di circa 90.000 ettolitri; il tutto unendo la tradizione del birrificio con le moderne esigenze senza mai tralasciare la grande qualità che da sempre li distingue. La gamma si divide in “Birre Tradizionali” e “Birra Artigianale Aldersbacher”. Nel Klosterladen, il negozio del monastero, è possibile acquistare tutte le birre prodotte, assieme ad oggetti decorativi e oggetti sacri.
