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Atra

Birrificio
32 Via dei Birrai
Nazione
Italia
Stile
Belgian Strong Ale

Belgian Strong Ale

Effervescenti, complesse e con un’anima terribilmente forte. I toni sono possenti: profilo aromatico e gustativo sempre molto ricco di frutta, malto, miele, zucchero candito e lievito. Finale asciutto ed elegantemente amaro.

Colore
Tonaca di frate
Grado alcolico
7.3 %
Calice a tulipano Bicchiere consigliato
Calice a tulipano
FORMATI
Atra formato da 75cl Atra 75cl
Prezzo: € 10,60
In arrivo
Atra formato da 75cl Atra 75cl - Cartone da 6 bottiglie
Prezzo: € 62,40
a bottiglia € 10,40
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Caratteristiche e degustazioni

Gusto prevalente Acidulo   Tipo di fermentazione Alta fermentazione
Gradi Plato 17.3   Attenuazione 3.8
Sottostile Belgian Strong Dark Ale   Stile Belgian Strong Ale
Acidita (pH) 4.32   Frizzantezza (CO2 g/l) 4.3
Temperatura di servizio 10/14°C   Formato Bottiglia 75cl
Allergeni Orzo

Il nome ricorda l’Averno, il mondo dell’Aldilà nell’antichità classica. E come l’Averno il suo colore è scuro e ricorda gli anfratti delle caverne infernali. Già dal nome sembra una birra da prendere con le molle. In effetti la sua titolazione alcolica è di 7,3 gradi in volume anche se il suo corpo non è così greve come il livello alcolico farebbe intendere. Si tratta di una birra costruita come una Strong Dark Ale di stampo belga, quindi attenuata ad alti livelli. Il risultato è una bassa concentrazione di zuccheri nella birra che conferisce un corpo leggero alla stessa nonostante la sua pronunciata alcolicità.
La schiuma è decisamente un capolavoro. Nonostante il suo livello alcolico l’Atra esibisce una schiuma color cappuccino con consistenza pannosa oltre alle consuete doti di finezza, compattezza, aderenza e persistenza. Per quel che si riesce a intravedere l’aspetto è velato, il che dà una vaga sembianza lattiginosa a una cromia tonaca di frate. L’intensità olfattiva è veemente e anticipa le folate di finezza olfattiva che caratterizzano l’ATRA. Al naso la mela prevale al principio. Si tratta di mela renetta grattugiata seguita da una più tipica mela verde con i suoi timidi retaggi di acetaldeide. Poi i toni caldi fanno valere i loro diritti e il torrefatto s’impone alla grande: cacao e caffè. Per qualche manciata di secondi sembra di essere al bar. Poi si sente il legnoso tipico della botte: siamo passati in cantina. Il caramello si sente da lontano, schermato da una sensazione quasi balsamica di resinoso.
Al palato l’amaro che si sente non è dato dal fresco erbaceo di luppolo bensì dal malto torrefatto che ne anche a farlo apposta sciorina tutta una serie di sentori caldi che vanno dal cioccolato al caffè e dal caramello alla carruba. Molto bassa la frizzantezza, giustificata da una titolazione alcolica importante (7,3 gradi) che si nutre di anidride carbonica e sgasa la birra. Il corpo, come già accennato, non sembra proprio da birra doppio malto ma quando l’attenuazione si alza il corpo si abbassa.
E’ una regola alla quale non si sfugge. L’amaro è di media portata ma il luppolo c’entra veramente poco. In compenso l’equilibrio gustativo è giusto ed è l’equo frutto del bilanciamento fra il multimaltato dolce e l’amaro dei malti arrostiti. Complessità e piacevolezza in bocca fanno dell’Atra una birra prestigiosa e con rilevante ricchezza retrolfattiva. Sufficiente la persistenza retrolfattiva.


ABBINAMENTI CONSIGLIATI:
Il suo corpo e le sue sensazioni gustative ispirano un abbinamento basato sui legumi, sulle carni ma anche sui dolci. Un classico per esempio è il piatto pugliese purea di fave con il cicorino ma una bella pasta e fagioli densa alla veneta è altrettanto allettante. Una zuppa di lenticchie alla sarda poi la si può gustare anche se non è Capodanno o se non ci si chiama Esaù. Straordinario è infine il connubio di fritto e bollito, di pasta e legumi: ciceri e ttria, capolavoro gastronomico leccese. Che dire poi di uno stufato di carne rossa con le verdure o infine di una torta al cioccolato o addirittura di una crema catalana, versione spagnola della crème caramel ?

Abbinamenti consigliati

Arrosti

BBQ e affumicati

Carni rosse

Formaggi

Pizza

Prodotti consigliati

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Cliente anonimo pubblicato il 10/03/2017 in seguito ad un ordine del 28/02/2017

5/5

Birra scura e corposa ma a mio avviso la più buona delle 3 che ho acquistato

Questa recensione è stata utile? 0 No 0

Nazione
Italia
Regione/città
Veneto / Onigo di Pederobba
www
www.32viadeibirrai.it

Storia Birrificio

Ultimo aggiornamento: Settembree 2017

Il birrificio nasce nel giugno del 2006 nel Comune di Pederobba nella provincia di Treviso in Veneto. A fondarlo sono tre amici, Loreno Michielin, Alessandro Zilli e Fabiano Toffoli, con diversi profili professionali ma uniti da una sola passione. Loreno ha alle spalle una lunga esperienza nella ristorazione e si occupa degli aspetti commerciali, Alessandro Zilli, ingegnere di formazione, nell’azienda si dedica alla ricerca, sviluppo e del laboratorio di microbiologia. Fabiano Toffoli, il birraio, è vissuto in Belgio, Patria della madre, sino all’età di sedici anni, per poi trasferirsi in Italia e completare gli studi in agronomia a Milano. A lui fanno capo tutte le attività legate alla produzione e al controllo qualitativo. La posizione del birrificio, alle pendici del Monte Grappa nella catena del Grappa, è stata scelta per varie ragioni tra le quali, non ultima, la possibilità di usufruire di acqua di ottima qualità proveniente da differenti fonti: la sorgente “Schievenin” concede acqua di media durezza mentre la fonte “La Calcola” assicura acqua più leggera.

Le materie prime sono acquistate in tutta Europa; il luppolo proviene dal comune belga di Poperinge e direttamente dai coltivatori, il malto giunge sia dal Belgio, Gran Bretagna e Germania, il miele di castagno biologico è locale ed il lievito viene “coltivato” e preparato nel birrificio. La qualità è uno dei valori portanti di quest’azienda; sin dalla nascita il team si è posto l'obiettivo di migliorare costantemente i processi produttivi e di impiegare materie prime di altissima qualità, allo scopo di offrire birre dal gusto costante nel tempo, prodotte con metodi tradizionali e nel pieno rispetto delle esigenze di massima igiene. 32, dotato di una sala di cottura da 13hl con una produzione annua di circa 3300hl, opera secondo una logica ecocompatibile che ha portato negli ultimi una riduzione del 40% del consumo di acqua. Inoltre, dal 2015, viene utilizzata solo energia certificata proveniente da fonti rinnovabili e anche l’azienda che fornisce le bottiglie ha ridotto le emissioni di co2 del 25%: tutte gli imballaggi e le confezioni sono riciclabili.

Le birre realizzate, tutte ad alta fermentazione con rifermentazione in bottiglia, suddivise in fisse, stagionali o speciali, stilisticamente sono di matrice principalmente belga ma altresì inglese. Sono distribuite solo in bottiglie da 75 cl. tranne la “Nebra X”, dispensata in formato magnum da 1,5 Lt. Alla birra si aggiunge un aceto a base della stessa, chiamato ”Ace To 32” e realizzato in collaborazione con un’acetaia di Modena. La comunicazione, commissionata ad uno studio grafico, è semplice ed essenziale, lineare, di facile lettura ed adattabile a qualunque contesto; le birre colpiscono fin dal packaging: pulito ed innovativo e i gadgets “sempre nuovi” stimolano i consumatori. Molto attenti anche nel sociale con la realizzazione della prima bottiglia con scritta in Braille direttamente sul vetro, il team ha dato vita ad un progetto benefico a favore della scuola per i bambini ciechi della Fondazione Lucia Guderzo Onlus, devolvendo 3 centesimi per ogni bottiglia venduta.

Certificazioni e riconoscimenti

32 è il primo birrificio craft italiano a ottenere la certificazione ISO 9001:2008 Dnv Sincert che dimostra che il sistema di gestione dell'impresa è stato riconosciuto conforme ad uno standard di eccellenza. La certificazione “CI” testimonia un prodotto 100% Made in Italy, il sigillo di qualità “Slow Brewing” attesta che le birre e l’intero processo produttivo sono di alta qualità certificata, “l’Houblon Gelge” garantisce l'impiego dei luppoli belgi: 32 è il primo birrificio non belga in assoluto a potersi fregiare del prestigioso riconoscimento rilasciato da “HOP”, l'associazione nazionale dei coltivatori di luppolo del Belgio.La certificazione NO OGM assicura la totale assenza di contaminazioni da OGM e la certificazione di birra vegana, anche in questo caso il birrificio è il primo ad ottenere questa autenticazione in Italia, garantisce al consumatore precise caratteristiche etiche ed ambientali secondo lo standard “Vegan Ok”.

Non mancano riconoscimenti nazionali ed internazionali quali l’inserimento tra i migliori birrifici d'Italia nella “Guida alle birre d’Italia” edita da Slow Food, diverse vittorie al “Campionato Italiano delle Birre Artigianali Nazionali” ed il podio al “China Beer Award” ad Hong Kong. L’azienda oggigiorno è presente in 35 paesi del mondo grazie ad una estesa rete commerciale.

Curiosità

Come stilato in un articolo nel sito italiano di e-commerce “Spaghetti e Mandolino”, il nome del birrificio ha vari significati: 32 ritrae il prefisso telefonico internazionale del Belgio ed è il numero corrispondente alla“classe” di appartenenza della birra, secondo la classificazione internazionale di Nizza che indica e ordina per categoria prodotti e servizi. “Via dei Birrai” poiché a Bruxelles è presente la “Rue des Brasseurs”: la via dei birrai.

 
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Cliente anonimo pubblicato il 10/03/2017 in seguito ad un ordine del 28/02/2017

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Birra scura e corposa ma a mio avviso la più buona delle 3 che ho acquistato

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