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Guava Script

Birrificio
Siren Craft Brewery
Nazione
Inghilterra
Stile
Sour / Wild Ale

Sour / Wild Ale

La presenza di batteri lattici ed acetici in fase di fermentazione e stagionatura dona a queste birre un’acidità variabile. Paragonabili alle Lambic, la cui fermentazione però, è del tutto spontanea. Spesso sono invecchiate in botti.

Colore
Giallo paglierino
Grado alcolico
4 %
Calice a tulipano Bicchiere consigliato
Calice a tulipano
FORMATI
Guava Script lattina 33cl Guava Script lattina 33cl - Cartone da 12 lattine

Caratteristiche e degustazioni

Gusto prevalente Acidulo   Tipo di fermentazione Alta fermentazione
Gradi Plato 8.80   Voto RateBeer 3.38 / 5
Stile Sour / Wild Ale   Temperatura di servizio 12/14°C
Formato Lattina 33cl   Allergeni Orzo
Collaborazione con il birrificio Van Moll, Guava Script è una birra in stile Sour realizzata con dry hopping di Azacca e Mosaic ed aggiunta di guava rosa, mango e passion fruit. Dal colore giallo paglierino è fresca ed acidula nei sentori, con i evidenza pungenti note fruttate di frutta tropicale e guava. Beverina e leggera, piacevolmente acidula nel finale.
Abbinamenti consigliati

Arrosti

Dolci

Formaggi

Frutti di Mare

Pesce

Nazione
Inghilterra
Regione/città
Finchampstead
www
www.sirencraftbrew.com

Storia Birrificio

Ultimo aggiornamento: Dicembre 2018

Considerata una delle più interessanti realtà brassicole inglesi negli ultimi anni in costante ascesa, la brewery ha sede nel villaggio di Finchampstead, contea di Berkshire, nel Sud-Est dell'Inghilterra. Il progetto germoglia nel 2011 quando l’appassionato birrofilo, Darron Anley con un passato nel settore informatico, decide di buttarsi in qualcosa di diverso che lo cattura completamente proprio come il canto di una sirena: la birra. La ricerca lo porta nel 2012 al Craft Brewers Conference negli Stati Uniti, dove riceverà diversi consigli per la pianificazione del suo progetto; seguirà quelli dell’amico Jasper Cuppaidge del birrificio Camden Town: “acquista un impianto con una capacità doppia di quella che ti serve, triplicherai la produzione” e quelli di Kelly Ryan di Fork and Brewer in Nuova Zelanda (ex Thornbridge): "non importa quanto siano buone le tue ricette, prendi un birraio professionista che ti faccia la birra".

Prendendo spunto da tutto ciò, Darron, reclutò il carismatico e talentuoso birraio del North Carolina, Ryan Witter-Merithew, con un curriculum di tutto rispetto avendo reso i sui servizi all’americana Duck-Rabbit Craft Brewery ed alla danese Fanø Bryghus, al tempo in cui realizzava le birre per i Beer-firm Stillwater, Evil Twin e Mikkeller. Inizia così la collaborazione tra i due che porta, nel febbraio 2013, alla nascita della brewery attrezzata con un impianto acquistato presso la Malrex di Burton-upon- Trent. In brevissimo tempo Siren Craft acquisirà una formidabile reputazione ed apparirà frequentemente in testa alle classifiche di beer-rating inglesi. In questo stesso anno viene inaugurato il progetto denominato “International Rainbow Project”: trattasi di una associazione a cui aderiranno birrifici da tutto il mondo per creare birre lungimiranti ispirate concettualmente ai colori dell'arcobaleno.

Nell’estate del 2015, per problemi personali, Ryan è costretto a far ritorno negli Stati Uniti; verrà sostituito dal tedesco Markus Wegner e, dopo solamente un anno, dall’americano Kyle Larsen, ex birraio della Double Mountain Brewery nell'Oregon. Siren nasce con una filosofia aziendale elementare, lungimirante e molto chiara: produrre birre dal gusto deciso, con luppulature intense ma eleganti, una miriade di aromi, colori e consistenza, caratterizzate da una notevole bevibilità ed equilibrio; ideate per eccitare e intrigare.

Così si legge sul loro sito: “realizziamo birre avventurose non convenzionali ma bevibili, progettate per essere accessibili a coloro che sono attratti dalla birra artigianale ma abbastanza saporite da permettere agli appassionati di birra di ritornare a richiederle. Il nostro approccio alla birra è sempre stato quello di produrre in primis ciò che desideriamo noi stessi e questo comporta reperire i migliori ingredienti a prescindere dai costi. Poi è arrivata la sfida di raccontare elegantemente la nostra storia su ogni bottiglia di birra che abbiamo creato. Con l'aiuto di un illustratore di talento, la storia ha iniziato a prendere vita. Non usiamo il design per gridare più forte ma cerchiamo invece di attirare le persone intrigandole. C'è una birra per tutti, la nostra missione è quella di coinvolgere la gente in questo viaggio di scoperta”.

L’azienda, dove operano circa una trentina di persone, possiede anche una Tasting Room & Bottle Shop chiamata “Siren Tap Yard” dove è possibile assaporare una selezione di birre alla spina comprese alcune specialità, oltre alla gamma completa delle bottiglie. Le pattuglia delle pluripremiate birre prodotte, 210.000 pinte nel primo anno ed oltre 2 milioni nel 2018, di ispirazione americana con reminiscenze anglosassoni, è suddivisa in “Flagship”, che rappresenta la linea classica disponibile tutto l’anno, “Project Barista”, serie prodotta dal 2017 che celebra le incredibili possibilità di combinare caffè e birra in collaborazione con diversi torrefattori indipendenti, “Maiden”, Barley Wine in stile americano, “Odyssey” birre ottenute tramite miscelazione e poi rimesse in barrique per diversi mesi, “Seasonal Brews”, pur non facenti parte della gamma di punta, vengono prodotte regolare ma stagionalmente, “Specials & Collaborations” birre on e off, stagionali e sperimentali che, in alcuni casi, sono frutto d’illustri collaborazioni e la “Barrel Cellar”, birre invecchiate in botte: attualmente il birrificio ne conta 450.

Recentemente la brewery ha annunciato che si servirà di una campagna di crowdfunding attraverso Crowdcube.com per racimolare denaro necessario per una nuova linea di riempimento in lattina in grado di garantire gli stessi standard qualitativi di quella in bottiglia: “riteniamo che raccogliere capitali in questo modo ci consentirà di crescere con l'aiuto di una brillante comunità che offrirà un feedback e una guida inestimabili.Questa rotta ci consente di muoverci ora, crescere più strategicamente e raggiungere i nostri obiettivi più rapidamente. Abbiamo anche in programma di aumentare la capacità, migliorare la nostra efficienza e aggiornare i nostri processi di laboratorio e di controllo qualità”, dichiara Darron Anley. Dopo solo un anno dal mash inaugurale, Siren Craft è stata nominata “Best Brewer in England” e 2° “Best New Brewery” dalla community Ratebeer che, nel 2015, la nominerà di nuovo miglior birrificio inglese. Se non bastasse il CAMRA assegna il premio come “Supreme Champion Beer of Britain” alla loro Stout “Broken Dream” al Great British Beer Festival.