Nazione Austria 

L’Austria, la cui tradizione birraia risale al XIV secolo, è rimasta alquanto immune dal fenomeno “craft beer” che sta travolgendo la gran parte dei Paesi europei. Tradizionalmente la cultura brassicola austriaca ha come modello di riferimento la Lager maltata ed ambrata prodotta nel 1841 da Anton Dreher all’epoca dell’Impero Austro-Ungarico, chiamata Vienna Lager (talvolta Märzen), prodotta mediante un procedimento a decozione in 3 fasi in cui sono adoperati malti Vienna, Pilsner, Munich e talvolta anche il frumento. Le versioni più robuste sono denominate Vollbier.

Una statistica ci mostra che gli austriaci consumano con più piacere fermentati prodotti da birrifici locali, che si abbinano agilmente alla cucina tradizionale regionale, e gli stili di riferimento nonché maggiormente performanti e richiesti sono quelli tedeschi e cechi a bassa ed alta fermentazione (Pilsener, Bock e Doppelbock, Helles, Altbier, Dunkel, Schankbier, Kölsch e Weizen). Immune, ma non del tutto, poiché esistono anche realtà brassicole artigianali, come brewpub e microbirrifici, che recentemente propongono stili internazionali, non solo tradizionali. L’Austria non è certamente un colosso birraio, ma la scelta di adoperare materie prime di qualità derivanti anche da coltivazioni biologiche e l’impiego d’infiorescenze di luppolo interne, la rende una nazione molto importante da monitorare.