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Latex Più

Birrificio
Retorto
Nazione
Italia
Stile
Blanche / Witbier

Blanche / Witbier

Rinfrescanti, particolarmente dissetanti, gustose e molto leggere. Possono utilizzare anche frumento non maltato. Al palato sono leggermente acidule, fresche e speziate. Gli aromi prevalenti sono quelli di coriandolo e di agrumi.

Colore
Oro pallido
Grado alcolico
4.8 %
Pinta Bicchiere consigliato
Pinta
Tipo di fusto
Polykeg
Tipo di attacco fusto
Baionetta
FORMATI
Reale Extra - Birra del Borgo Latex Polykeg 24lt - Attacco a Baionetta

Caratteristiche e degustazioni

Gusto prevalente Acidulo   Tipo di fermentazione Alta fermentazione
Gradi Plato 10.80   Voto RateBeer 3.41 / 5
Stile Blanche / Witbier   IBU 18
Temperatura di servizio 6/8°C   Formato Fusto 24lt
Allergeni Orzo, Frumento
Birra estremamente fresca e beverina, ispirata alle birre bianche belghe, di cui mantiene la speziatura di coriandolo e buccia d’arancia; l’opalescenza ne ha generato il nome, che contiene anche la dedica al genio di Kubrick. La scorza di pompelmo ne accentua l’astringenza; la luppolatura moderata dona un amaro delicato. Definita ‘Birra quotidiana’ sulla guida birre d’Italia Slowfood 2019.
Nel 2020 il birrificio ha cambiato nome alla birra, mantenendone la ricetta e tutte le caratteristiche degustative, in "Latex Più".

Slow Food Guida alle birre d’Italia 2021
Premiata come Birra Imperdibile (per le caratteristiche organolettiche di assoluto valore e l’equilibrio complessivo)
Abbinamenti consigliati

Aperitivo

Pesce

Piatti vegetariani

Pizza

Riso e cereali

Nazione
Italia
Regione/città
Emilia Romagna / Podenzano
www
www.retorto.it

Storia Birrificio

Ultimo aggiornamento: Gennaio 2018

Retorto è una realtà brassicola piacentina (Emilia Romagna), ubicata nel Comune di Podenzano e nata dalla cooperazione dei fratelli Monica, Davide e Marcello Ceresa. Quest’ultimo, il birraio con nessuna velleità da homebreving, si è laureato in Tecnologie Alimentari presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e, dopo una pluriennale esperienza nella filiera agroalimentare, si avvicina al mondo della craft beer frequentando un corso per birrai a Milano nel 2007. Lavora, in seguito, in un Brewpub vicino a casa (Docks) ma la sua esperienza più nota ed importante è stata con il birrificio Toccalmatto di Bruno Carilli, dove sicuramente ha fatto proprio la propensione per le luppulature spinte ed il carattere, ma non si è astenuto da un tocco personale ben evidente nel suo parco birre. L'idea di avviare un proprio birrificio si concreta durante l'anno 2011; il nome dello stesso richiama il toponimo della valle (Alta Val Nure) in cui sorge lo stabilimento e, raffigura in maniera irriverente ed ironica, un mondo fantastico dove il regnante non disprezza la buona birra.

Durante l'inverno 2011/2012 viene allestita la sede su una superfice di 700 mq che comprende gli impianti produttivi, che contano su una sala di cottura dalla capacità di 12 hl che lascia spazio anche a diverse produzioni per conto terzi, ed un’area destinata alla vendita al dettaglio di bottiglie e fusti: l’ampliamente della cantina, che ospita 10 tini di fermentazione, gli impianti di confezionamento, botti di whisky e rum e qualche esperimento acido, hanno portato la produzione annua a circa 2000 hl. Oltre a ciò, la società possiede diversi impianti di spillatura per eventi privati e pubblici. La presentazione al mercato avviene al Beer Festival di Roma nel weekend del 4-6 maggio 2012 mentre il sipario sulla sede produttiva si apre il 19 maggio: la produzione inizia con quattro birre che cominciano a popolare il regno di Retorto. Il 2013 si avvia con la vittoria del titolo di “miglior birrificio emergente italiano dell'anno”, consegnato da Ratebeer, cui fa seguito il lancio di nuove birre: alla Black Lullaby e Malalinguasarà assegnato il primo posto al C.I.B.A. (Campionato Italiano Birre Artigianali) rispettivamente nel 2013-2015 e nel 2014 con la consegna del Premio “Franco Re” dall'Associazione Degustatori di Birra.

In un mercato sempre più alla ricerca di novità, birre di nicchia e one shot, la produzione si compone “solo” di una dozzina di birre: un’offerta circoscritta ma completa e senza fronzoli. Le birre, interamente ad alta fermentazione e prodotte in modo continuo durante tutto l’anno, sono di matrice principalmente belga, inglese, scozzese ed americana (in questa fase le basse fermentazioni sono estromesse perché l’impianto non consente di operare con lieviti “lager”).

La filosofia aziendale è chiara: produrre birre molto caratteristiche, di qualità ma non estreme e comunque beverine. Per promuovere il lavoro svolto, oltre a partecipare ai principali eventi del settore, Ceresa impiega i canali tradizionali sull’intero territorio nazionale: l’online gli ha permesso di farsi conosce e crescere anche all’estero, come ad esempio inNorvegia, Inghilterra e Spagna.