Nella penisola scandinava la cultura birraia è sempre stata presente, ma il consumo della stessa ha costantemente dovuto affrontare dei limiti a causa delle restrittive leggi sugli alcolici. Negli ultimi anni, seguendo l’esempio dei cugini danesi, la Svezia sta attraversando un periodo di grande fermento brassicolo grazie anche all’approvazione di modifiche alle leggi in direzione di un minor rigore.

La produzione vede, accanto alle classiche Lager e agli stili di matrice inglese, la tendenza di copiare gli stili americani, l’attitudine nel realizzare birre estreme, e stravaganti. Vi sono però anche realtà native che vedono l’utilizzo d’ingredienti insoliti e particolari come ad esempio il mirto, l’angelica e le bacche di ginepro, senza dimenticare alcune particolari tipologie affumicate. Hanno contribuito a questa renaissance l’associazione di consumatori, Svenska Ölfrämjande e due grandi publican: Stene Isacsson (pub Akkurat) e Jörgen Hasselqvist (Oliver Twist di Stoccolma, punto di riferimento per il Camra). Da non dimenticare infine che l’homebrewing sta crescendo molto e che sono nati importanti festival dedicati come il “Stockholm Beer & Whiskey Festival”.