Attualmente sei su:
Aggiunta prodotti al carrello
Attendere prego...
Prodotti non aggiunti al carrello
Prodotti correttamente aggiunti al carrello
Continue to CheckoutUpdating one moment please...
Caratteristiche e degustazioni
Gusto prevalente | Amaro | Tipo di fermentazione | Alta fermentazione | |
---|---|---|---|---|
Gradi Plato | 12 | Voto RateBeer | 3.39 / 5 | |
Voto Beer Advocate | 3.55 / 5 | Stile | Belgian Ale | |
Temperatura di servizio | 6/10°C | Formato | Bottiglia 33cl | |
Allergeni | Orzo |
BBQ e affumicati
Carni bianche
Frutti di Mare
Pasta
Verdure
Recensioni Prodotti
Cliente anonimo pubblicato il 04/04/2022 in seguito ad un ordine del 23/03/2022
non smetteresti mai di berla
Cliente anonimo pubblicato il 20/03/2022 in seguito ad un ordine del 06/03/2022
Per piatti delicati.
Cliente anonimo pubblicato il 01/01/2022 in seguito ad un ordine del 12/12/2021
Trappista per accompagnare primi piatti.
STORIA DEL BIRRIFICIO
|
Storia Birrificio
Ultimo aggiornamento: Giugno 2019
L’Abbazia Cistercense Trappista di Engelszell (Stift Engelszell), letteralmente tradotto “cella degli angeli”, dimora nei pressi del Comune di Engelhartszell an der Donau sito nel distretto di Schärding, nello Stato austriaco dell’Alta Austria al confine con la Germania. Il complesso monastico fu fondato nel 1293 dal Vescovo di Passau, Bernhard von Prambach, come costola del più grande monastero di Wilhering che si trova alle porte della città di Linz. Unito all’ordine Cistercense due anni più tardi, la sua epopea racconta continuamente di periodi difficili, sia spiritualmente che finanziariamente, soprattutto durante il periodo dello Scisma Protestante. Per risollevarsi fu spesso aiutato dai “colleghi” di Wilhering, soprattutto dopo il disastroso incendio avvenuto la domenica di Pasqua del 1699.
Nel 1746, Leopoldo Reichl, l'ultimo e il più grande degli abati di Engelszel, tentò di risollevare le sorti della comunità religiosa e ricostruì completamente, dal 1754 al 1764, l'attuale chiesa abbaziale. La chiesa collegiata fu consacrata dal Principe Vescovo di Passavia, Leopold Ernst von Firmian; con la sua torre alta 76 metri è una delle Pievi in stile Rococò più pure dell'Austria, decorata con pregevoli opere d'arte degli artisti Johann Georg Üblher, Joseph Deutschmann e Bartolomeo Altomonte. Tuttavia, nel 1786, l’Imperatore Giuseppe II ne ordinò la chiusura e gli edifici furono in seguito impiegati per vari scopi: sia abitativi che lavorativi.
Le attività religiose ripresero solo nel 1925 grazie ad una comunità di monaci Trappisti espulsi dall’Abbazia di Oelenberg in Alsazia dai tedeschi al termine della Prima Guerra Mondiale. Engelszell fu inizialmente rifondato come Priorato ed elevato al rango di Abbazia nel 1931 quando ottenne l’appartenenza all’OCSO, Ordo Cisterciensis Strictioris Observantiae; il primo abate si chiamava Gregorius Eisvogel. Il 2 dicembre del 1939 lo stabile fu confiscato dalla Gestapo e la comunità monastica, che annoverava 73 monaci, evacuata. Nel 1945, alla fine del Secondo Conflitto Mondiale, solo un terzo dei monaci in precedenza residenti rientrò nell'Abbazia. Nonostante ciò il posto dei religiosi mancanti fu preso dai Trappisti tedeschi cacciati dall'Abbazia di Mariastern di Banja Luka, in Bosnia, capeggiati dall’Abate Bonaventura Diamant.
Nel 1995 fu nominato Abate Marianus Hauseder e nel 2008, l’unico Monastero austriaco dell’Ordine dei Cistercensi della Stretta Osservanza, divenne membro dell’International Trappist Association (ITA) che stabilisce determinati principi inderogabili. Nel 2009 l'ITA ha concesso a Stift Engelszell il diritto di valersi della dicitura "Original Trappist Product" sui liquori, miele e formaggi prodotti. Tre anni più tardi la comunità, formata da soli 7 religiosi decise, per sostenersi economicamente, di dedicarsi anche all’arte brassicola con l’aiuto di personale laico.
Nasce così il 7 febbraio 2012, in ordine di tempo, l’ottavo birrificio Trappista autorizzato a produrre birra e a etichettarla con il celeberrimo esagonale che certifica l’origine monastica del prodotto. Stilisticamente di matrice belga, la manciata di birre prodotte, i cui nomi sono quasi tutti un omaggio a monaci che nel tempo hanno ricoperto il ruolo di abate, vengono realizzate impiegando ingredienti il più possibile coltivati nella regione: il luppolo proviene dal vicino Mühlviertel, i malti speciali dalla Baviera, il miele biologico è prodotto in loco. Per la fermentazione viene utilizzato un lievito belga. La produzione annuale programmata è di circa 2.000 ettolitri.
Cliente anonimo pubblicato il 04/04/2022 in seguito ad un ordine del 23/03/2022
non smetteresti mai di berla
Cliente anonimo pubblicato il 20/03/2022 in seguito ad un ordine del 06/03/2022
Per piatti delicati.
Cliente anonimo pubblicato il 01/01/2022 in seguito ad un ordine del 12/12/2021
Trappista per accompagnare primi piatti.