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Saison Dupont

Birrificio
Dupont
Nazione
Belgio
Stile
Saison / Farmhouse Ale

Saison / Farmhouse Ale

Altamente carbonate, asciutte e con un’alcolicità media. I profumi fruttati dominano l’aroma e il palato, evocando sentori agrumati, speziati o floreali. Rinfrescanti, leggermente acidule, moderatamente amare e secche.

Colore
Dorato opalescente con riflessi arancioni
Grado alcolico
6.5 %
Calice a tulipano Bicchiere consigliato
Calice a tulipano
Tipo di fusto
KeyKeg
Tipo di attacco fusto
KeyKeg
FORMATI
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Caratteristiche e degustazioni

Gusto prevalente Acidulo   Tipo di fermentazione Alta fermentazione
Gradi Plato 14.00   Voto RateBeer 99 / 100
Voto Beer Advocate 93 / 100   Sottostile Saison
Stile Saison / Farmhouse Ale   IBU 35
Temperatura di servizio 12/14°C   Formato Fusto 20lt
Allergeni Orzo
Aspetto: il colore è quello del sole estivo, leggermente opalescente e tendente all’arancione, quasi in contrasto con il bianco lucente dell’abbondante ed inesauribile schiuma.

Sentori olfattivi: Il perlage è di una vivacità quasi selvaggia. L’aroma, fresco e inebriante, è di lievito belga, inconfondibile, con un tocco fruttato (banana e pesca) e floreale (fiori bianchi), seguito da sentori agrumati e leggermente aciduli.

Corpo e gusto: buona carbonazione, al palato equilibrata fra toni fruttati, agrumati e speziati.

Retrogusto: secco, amaro ed erbaceo.
Abbinamenti consigliati

Carni bianche

Carni rosse

Pesce

Piatti speziati

Pizza

Prodotti consigliati

Nazione
Belgio
Regione/città
Tourpes
www
www.brasserie-dupont.com

Storia Birrificio

Ultimo aggiornamento: Aprile 2018

Ci troviamo nella frazione del Comune belga di Leuze-en- Hainaut, chiamata Tourpes, situata nella Regione Vallone, Provincia dell'Hainaut. La brasserie risiede su un terreno agricolo in passato di proprietà dell’Abbazia benedettina di Gembloux, in edifici, ancora oggi utilizzati, che annoveravano una vecchia fattoria / birreria, chiamata Rimaux-De Ridder e risalente al 1759. Qui già dal 1844, Aldophe e Julia De Ridder (fratello e sorella), producevano birre in stile Saison e al miele. Il birrificio a conduzione familiare prosperò sino alla Prima Guerra Mondiale quando i Tedeschi confiscarono le attrezzature in rame per farne munizioni. Terminate le ostilità, Alfred Dupont assieme alla moglie Marie-Thérèse, il 6 aprile del 1920 acquistarono la tenuta regalandola al figlio Louis nel tentativo di dissuaderlo dall’immigrare in Canada, com’era invece nei suoi progetti.

Costui, ingegnere agricolo di professione, s’innamorò ed apprese l’arte brassicola da Francois Rimaux che si trattenne nel birrificio per altri sei mesi dopo la sua acquisizione da parte della famiglia Dupont. Louis, non avendo figli, consegnò l’azienda nel 1945 a sua nipote, Sylva Rosier, ingegnere birraio, titolo conseguito alla prestigiosa Università di Gand, che ammodernò il birrificio, sperimentò nuove tecniche di produzione ed ampliò il parco birre con delle realizzazioni a bassa fermentazione che garantirono la sopravvivenza dell’azienda, assieme allo stile Saison.

Dal 1982, sotto la guida di Claude e Marc, figli di Sylva, il birrificio continuò a crescere: Claude sviluppò la rifermentazione in bottiglia e fece costruire un laboratorio di analisi chiamato “Rola” operativo anche per birrifici esterni, mentre Marc è stato riconosciuto, nel 1990, come pioniere delle birre biologiche e da questo momento parte della produzione porta il marchio Biogarantie®, che assicura la provenienza biologica certificata degli ingredienti impiegati. Il 1992 rappresenta l’inizio dell’esportazioni regolari che oggigiorno rappresentano più del 40% della produzione in 40 paesi differenti e nel 1995, parallelamente alle attività del birrificio, è stato realizzato un caseificio che realizza diversi tipi di formaggi e prodotti culinari tipici.

Nel 2002 è la volta dell’attuale direttore, anch’esso ingegnere birraio, Oliver Dedeycker: costui rappresenta la quarta generazione di questa famiglia di birrai. Prima di dedicarsi all’attività dei propri consanguinei, Olivier ha studiato all'Università Louvain-la-Neuve per cinque anni nel programma di ingegneria della chimica alimentare e due anni ingegneria della birra. Dopo gli studi, ha iniziato a lavorare all'Università per un programma di ricerca per poi approdare nel 1990 a Dupont. Sotto la sua amministrazione, per soddisfare la crescente domanda, sono stati attuati notevoli investimenti in tecnologia, nella logistica e nell’ampliamento dei locali di produzione, coniugati sempre al rispetto per la tradizione brassicola regionale.

Il birrificio ha subito un continuo ed accurato lifting con l'aggiunta di una nuova sala di cottura con un impianto da 100 hl e caldaie in rame, fermentatori, serbatoi in acciaio inossidabile, magazzini, un negozio ed un’area degustazione. Viene, inoltre, allestito un laboratorio interno per il controllo della qualità, una nuova linea di imbottigliamento, un’area per la fermentazione e la maturazione, un nuovo edificio per la rifermentazione e lo stoccaggio con ambienti riscaldati a pavimento per garantire un’eccellente rifermentazione in bottiglia e nuovi dispositivi che consentono un notevole risparmio energetico. Per molto tempo Dupont è rimasto un birrificio regionale di medie dimensioni ma negli ultimi venti anni il mercato è cresciuto notevolmente: sotto la guida di Oliver, l’azienda ha quasi quadruplicato la produzione. Dupont, che appartiene alle icone brassicole belghe, non è mai stata schiava delle ultime mode; questa dedizione senza compromessi gli è valsa una notevole credibilità e rispetto nell’ambiente birrario.

Le birre prodotte, si parla di circa 30000 hl/anno, seguono due linee caratteristiche: la prima è quella delle birre tradizionali che riproducono fedelmente gli stili tipici della Vallonia come ad esempio le Saison (nel 1930 viene realizzata quella che verrà considerata la madre di tutte le Saison, la Saison Dupont tuttora fiore all’occhiello di questo birrificio); la seconda è quella delle birre biologiche.

Neanche a sottolinearlo, hanno ricevuto numerosissimi premi internazionali (nel 2005 la Saison Dupont è stata definita “La migliore birra del mondo” dal famoso magazine mensile statunitense “Men’s Journal”) e la brewery è stata inserita, nel 1997 al “World Beer Championship” di Chicago, nella lista dei migliori 10 produttori di birra. La brasserie potrebbe quasi essere definita una “fabbrica di campagna” in quanto i locali destinati alla produzione sono siti all’interno di una fattoria di piccole dimensioni, tuttora operante e dedita ad agricoltura ecosostenibile di proprietà dell’omonima famiglia che da secoli si è prodigata nel coniugare il rispetto per la tradizione brassicola regionale impiegando le migliori materie prime, con l’innovazione tecnologica.