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Intervista a Marcello Ceresa del birrificio Retorto

Intervista a Marcello Ceresa del birrificio Retorto
By Silvia Canini 01 agosto 2017

Oggi facciamo due chiacchiere con Marcello Ceresa, birraio del birrificio Retorto, affermato e preparato birrificio piacentino, nato nel 2011 e che riscuote importanti riconoscimenti. Qualità, conoscenza dei processi di produzione, scelta delle materie prime, stanno contribuendo a far crescere questo marchio a livello nazionale ed internazionale.

La produzione è composta una dozzina di birre in bottiglia, un’offerta circoscritta ma completa e senza fronzoli, ma anche da due birre in fusto, una linea di due Barley Wine, e infine un Vermouth, Acqua Passata.

Le birre, interamente ad alta fermentazione e prodotte in modo continuativo, sono di matrice principalmente belga, inglese, scozzese ed americana. La filosofia aziendale è chiara: produrre birre molto caratteristiche e di qualità, ma non estreme e comunque beverine.

Ma chi, meglio di Marcello, potrebbe raccontarci la sua realtà?


Ciao Marcello, iniziamo con la domanda di rito: cosa ti ha portato verso il vasto e meraviglioso mondo della birra? Qual è la tua formazione birraria?

Credo un documentario o qualcosa del genere. In più, da adolescente, mi ero messo in testa di aprire un birrificio in una storica fabbrica di mattoni del mio paese. Ma la decisione è venuta in seguito alla prima artigianale bevuta, una dozzina di anni fa, a Firenze.

Ho una laurea in tecnologie alimentari, ma quel che più conta è l’esperienza, prima di Retorto, ho lavorato per alcuni anni in due birrifici della mia zona.


Il Birrificio Retorto nasce nel 2011 grazie a te e ai tuoi fratelli Monica e Davide, è corretto? Qual è secondo te il punto di forza del Birrificio?

Monica ha seguito lo sviluppo della grafica, che ha reso le nostre etichette interessanti ed il marchio molto riconoscibile. Io ho portato la mia esperienza ed il mio gusto, che mi spinge a fare birre di carattere ma sempre di beva abbastanza semplice, birre che non stancano mai.


Qual è stata la prima birra prodotta con Retorto?

La prima birra prodotta da e con Retorto è stata la Morning Glory, che è nata dopo una chiacchierata con un collega, ed è tuttora la nostra birra più venduta e conosciuta.


Come nasce una nuova birra?

Non c’è una regola fissa: a volte vogliamo inserire un nuovo stile, oppure abbiamo in mente un nome, o ci propongono delle buone botti per l’invecchiamento, le suggestioni possono essere tante. Quasi tutte le nostre birre entrano subito in gamma, perciò occorre avere le idee ben chiare.


Avete delle linee stagionali?

L’unica birra propriamente stagionale è Bloody Mario, che viene prodotta a Giugno con ciliegie fresche ed è pronta a settembre-ottobre. In genere è esaurita prima che la nuova annata sia pronta! Poi abbiamo birre più adatte per l’estate piuttosto che per l’inverno, perciò tendiamo a non metterle in produzione negli altri periodi, per non farle stare a lungo in magazzino. In realtà cerchiamo di non avere una gamma troppo vasta, in modo da rendere tutto disponibile nell’arco dell’anno, o quasi.


Qual è la tua birra preferita della vostra gamma?

Direi la Morning Glory, data la mia preferenza per birre luppolate, un buon equilibrio tra profumo e beva. Ma mi disseto molto volentieri anche con Tazmaniac e Teen Spirit.


Quale o quali sono gli stili birrai che prediligi, in generale?

Dato che apprezzo i luppoli, direi APA e IPA, ma bevo molto volentieri anche una onesta pils.


Qual è il tuo luppolo preferito? Come mai?

Il Simcoe: mi piace molto il suo profilo aromatico agrumato e resinoso e la dolcezza del suo profumo, nonostante l’elevato potere amaricante.


Che consiglio daresti ad un homebrewer che vuole intraprendere la carriera del birraio? Secondo te, quale caratteristica lavorativa e personale non deve assolutamente mancare ad un birraio?

Gli direi che occorrono molta passione, dedizione e tenacia, ma che non bastano queste caratteristiche personali, bisogna anche prevedere il futuro, e costruirlo.


C’è un piatto regionale che vuoi consigliare ai nostri lettori che secondo te si abbina davvero bene ad una o più birre della vostra gamma?

Nella nostra provincia abbiamo 3 dop sui salumi: coppa, pancetta e salame. Proporrei quindi un aperitivo, accompagnato dalla blanche Latte Piu, che ricorda la speziatura delle carni, ma anche Teen Spirit, con il suo palato fresco e secco.


Per concludere stappandoci una birra insieme, che birra bevi in casa, anche non prodotta da voi?

American Magut di Birrificio Lambrate… devo aggiungere altro?!





Siccome la produzione del birrificio Retorto è in continuo "fermento", negli ultimi anni si sono aggiunte due birre estremamente interessanti: la Asfalto, Double IPA dal colore ambrato, prodotta con doppio dry hopping di luppoli del Pacifico e scorza di bergamotto; e la Vincent Vega, omaggio al famoso film Pulp Fiction. La Vincent Vega è una delle ultime nate in casa Retorto, in stile Tripel dal colore ambrato che, a differenza delle classiche Tripel, si contraddistingue per il suo retrogusto piuttosto amaro.

Di recente nascita, troviamo inoltre l'Acqua Passata, una birra che si ispira ai classici Vermouth ed incontra una speciale selezione di piante officinali. È un prodotto fermo, in quanto non rifermentato in bottiglia. Perfetta come aperitivo insolito, liscia o con ghiaccio, o per un dopocena non troppo impegnativo, data la gradazione piuttosto contenuta.

Come vedete, il tempo di qualche birretta, e Retorto ci ha recapitato altre novità! Non ci si annoia mai con loro, e soprattutto non con le loro favolose birre!


Ora che avete conosciuto meglio Marcello Ceresa, quale delle sue birre vorreste stapparvi in questo momento? Per assaggiarle o ri-assaggiarle, ecco sul nostro Shop la sezione dedicata all'affermato birrificio piacentino.

Tutte le foto sono di proprietà del Birrificio Retorto



Articolo aggiornato al 17/06/2019