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6 piatti di pasta e gli stili di birra in abbinamento

6 piatti di pasta e gli stili di birra in abbinamento
By Silvia Canini 21 ottobre 2019

Se dovessero chiederci quali sono le cose alle quali non riusciamo a rinunciare, senza esitare la risposta sarebbe: birra e pasta. Ci immaginiamo un’isola deserta, della pasta e della birra e la visione non ci sembra poi così malvagia!

Parleremo in questo articolo di sei piatti molto conosciuti a base di pasta in diversi formati e declinazioni, oltre che provenienti da regioni diverse e agli abbinamenti da noi preferiti.

La storia della pasta ha origini molto lontane, risale infatti a quando l'uomo diventò agricoltore, abbandonando la sua vita da nomade. Raccolto dopo raccolto, tramandando la memoria alle nuove generazioni, l'uomo ha imparato a lavorare sempre meglio il grano macinandolo, impastandolo con acqua, cuocendolo su pietre roventi. Fino ad arrivare ai giorni nostri, con una discreta evoluzione: pasta in brodo, pasta asciutta, pasta ripiena; ogni sua declinazione ha origini, tradizioni e ricette delle più disparate e ogni ricetta può raccontare il suo territorio d'origine.

Ma soprattutto, la pasta è convivialità. La pasta è “ci facciamo un aglio olio e peperoncino?” dopo una serata impegnativa con gli amici, è la lasagna della domenica a casa della nonna, è il profumo di ragù che in molte città italiane si sente ancora dalle 7 del mattino della domenica. E poi diciamocelo, la pasta è Italia.

E chi dice convivialità dice birra, che è sempre pronta per essere abbinata. Buon appetito!



Lasagna

Credits Ph. WineDharma


Il pranzo dalla nonna, le feste, la domenica. La lasagna per noi è tutto questo. Uno dei simboli stessi dell’italianità, in grado di coniugare radici antiche a numerose varianti regionali.

Ebbene sì, regione che giri, lasagna che trovi!

A Bologna le cucinano con ragù classico bolognese, Parmigiano Reggiano, besciamella e sfoglia verde preparata con spinaci.

Nelle zone di montagna il ragù viene spesso sostituito dai funghi; in Liguria ad esempio, dal pesto alla genovese. Nelle città di mare si fa una variante bianca con il pesce, in Veneto al posto del ragù troviamo il radicchio. E poi c’è una particolare versione, i vincisgrassi (Umbria e Marche), che prevede un ragù arricchito con rigaglie di pollo o carne di maiale. Vogliamo forse dimenticare le ottime lasagne sarde fatte con pane carasau? No, non vogliamo!

Senza contare la ricetta napoletana che da sempre litiga con quella emiliana per una questione di origine. Uno dice “hey sono mie” l’altro dice “non è vero, la lasagna l’ho inventata io”. Ragazzi, son tutte buone le lasagne d’Italia! Le napoletane, a differenza delle altre, prevedono un sugo molto ricco e laborioso per la presenza di piccole polpettine di carne con cui si condiscono le sfoglie di pasta.


Stile di birra consigliato: Amber Ale o Belgian Strong Ale

Occorre una birra che riesca a reggere la ricchezza delle carni e del ragù. Altresì, dev'essere in grado di “ripulire” il palato, magari con una nota agrumata o di luppolo. Una birra con un amaro deciso e secco e con una buona carbonatazione è l’ideale, poiché una gasatura più sostenuta aiuta la bevibilità.



Tortellini/Cappelletti in brodo

Tra tortellino e cappelletto è una battaglia aperta, come tra lasagna emiliana e lasagna napoletana. Molto noti in Emilia-Romagna, come la lasagna è un piatto di festa, un piatto della domenica. È buffo osservare come il cappelletto cambia forma e ripieno in base alle zone dell’Emilia-Romagna. A Modena e Bologna si chiama rigorosamente “tortellino” ed è piccino picciò. A Bologna il ripieno è preparato con lombo di maiale, parmigiano reggiano, prosciutto crudo, mortadella. A Modena è già diverso. A Parma può inoltre essere tondo e liscio, e viene chiamato “anolino”. A Forlì, Ravenna, Cesena, diventano ben più grandi (del tortellino), si chiamano cappelletti e si fanno con il formaggio. A Rimini sono sempre cappelletti, ma si fanno anche con ripieno di carne. La tradizione li vuole in brodo, ma i più moderni hanno studiato incredibili ricette.

La cosa più bella è ritrovarsi in famiglia o tra amici, tirare la sfoglia, preparare l’impasto e chiudere tonnellate di cappelletti/tortellini in compagnia. È un duro lavoro ma la ricompensa è davvero gustosa!


Stile di birra consigliato: Bock o Blanche

Nel primo caso, con una Bock, andremo ad abbracciare la sapidità rotonda dei Tortellini/Cappelletti in brodo. Nel secondo caso, con una Blanche, a ripulire la bocca aggiungendo un tocco di speziatura. E si, questo è un abbinamento difficile!



Trofie al pesto

credits ph. CookAround - GineprinaCucina


Della Liguria conosciamo tante cose tra cui il pesto alla genovese, e a noi piacciono moltissimo anche le trofie al pesto con patate e fagiolini. Estremamente facili da preparare, incredibilmente buone. Si cucinano con pesto alla genovese (basilico, olio, pinoli, pecorino grattugiato), patate e fagiolini. Due raccomandazioni per il pesto: si mortaio, no frullino. Si: Pecorino e Parmigiano Reggiano; no: solo Parmigiano Reggiano. QUI troverete una ricetta ben fatta!


Abbinamento consigliato: Pilsner o Weiss

La leggerezza che contraddistingue questo stile di birre esalta e intensifica il sapore del pesto, provare per credere!



Pasta alla Carbonara

Credits Ph. Mangiaroma


Crediamo che la pasta alla carbonara sia il piatto italiano più conosciuto al mondo. Ma anche uno dei più sbagliati nelle cucine d’Italia. Le varianti che fanno maggiormente rabbrividire i laziali sono: con la panna, con il prezzemolo (!!!!!), con la pancetta affumicata, con la cipolla o con il soffritto in generale, con il Parmigiano Reggiano. Anche se sul Parmigiano Reggiano c’è un dibattito: alcuni, in aggiunta al Pecorino, lo ammettono. Ma poco poco.

Quindi, breve riassunto.

La pasta più adatta: il rigatone (o lo spaghetto)

Gli ingredienti: guanciale, uova, pepe, pecorino romano. Stop.


Abbinamento consigliato: Saison

L’amaro raffinato di questo stile di birra, insieme alle note speziate di pepe date dal lievito, l’inconfondibile fragranza fruttata, fresca ed erbacea, la leggera asprezza ed acidità e la vivace carbonatazione, bilanciano perfettamente l’oleosità del grasso del maiale, i sentori affumicati e la salinità dovuta alla lunga stagionatura del formaggio.



Orecchiette alle cime di rapa

Credits Ph. Cookaround


Qui siamo in Puglia. E questa (autunno) è anche la stagione giusta (qui al nord, almeno) per raccogliere le prime cime di rapa.

Se le volete fare bene-bene, il must sarebbe fare le orecchiette a mano. Non sono difficili da fare ma ci vuole un po’ di tempo prima di acquisire “il tocco”. La ricetta della nonna pugliese (siamo dalle parti di Putignano, Bari) suggerisce:

Soffritto con olio, aglio, peperoncino e acciughine. Le cime di rapa si scottano nell’acqua delle orecchiette immergendole insieme alle orecchiette. Quando le orecchiette sono cotte si scolano insieme e si fanno saltare in padella con il soffritto. EVVUALLÀ. Molto semplice, estremamente libidinoso.


Abbinamento consigliato: Belgian Ale o Bitter

Queste due tipologie di birra con una struttura di base non marcata, una bassa alcolicità e un amaro non eccessivo, sono perfettamente in grado di regalare contenuti aromatici analoghi a quelli percepiti durante la masticazione del piatto.



Spaghetti/tagliolini allo scoglio

Gli spaghetti (o tagliolini) allo scoglio sono un grande classico della cucina italiana di mare, un vero tripudio di sapori e profumi di mare. Le varianti sono numerose, tutto dipende da cosa propone il mare e la pesca. In base ai mari e alle regioni, la ricetta cambia. Qui in Romagna lo scoglio può essere ad esempio "rosso" (con il pomodoro) o "in bianco" (con prezzemolo, aglio, vino per sfumare), con cozze, vongole, scampi e tutto ciò che il pescato del giorno ci porta in tavola!


Stile di birra consigliato: Helles

Vi consigliamo di scegliere una birra in stile Helles dal gusto non eccessivamente luppolato e dal tenore alcolico medio: la birra non deve sovrastare il piatto anzi, deve esaltarne la delicatezza.