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Nazione Nuova Zelanda 

Nuova Zelanda

L’epopea brassicola in Nuova Zelanda risale all’epoca del colonialismo europeo: da una parte troviamo la tradizione di stampo britannico (Ipa e Bitter) e dall’altra le birre a bassa fermentazione di matrice tedesca importate dall’Australia dai numerosi coloni. L’era del proibizionismo (1911-1996) ha causato la scomparsa di molte taverne, birrifici regionali, locali ed indipendenti. La rinascita è cominciata agli inizi degli anni 80’ grazie a Terry McCashin, ex All Black, considerato il primo imprenditore birraio artigianale dell’arcipelago. Le Real Ale prodotte alla Mac’s Brewery conquistarono un successo tale da innescare una rivoluzione: la Kiwi Renaissance.

Oggi nuovi “microbrewery” e brewpubs continuano a nascere, come la passione per l’homebrewing. Gli stili proposti continuano a seguire principalmente le Ales di tradizione inglese (Ipa e Porter), le Lager tedesche e le mode americane prodotte con straordinari luppoli nativi: il Nelson Sauvin e il Motueka il cui 80% del raccolto annuale viene esportato. Sono comunque presenti esempi di stili propri che vedono l’utilizzo di varietà di malti d’origine e birre biologiche.

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